Patricia Urquiola firma il nuovo hotel Ca’ di Dio a Venezia, nell’antico ospizio di Riva degli Schiavoni
Il nuovo progetto, che ha ridato una nuova vita all’antico ospizio, esprime l’essenza di Venezia, come spiega Patricia Urquiola, che ha seguito l’interior design e la direzione artistica della riqualificazione. L’antico rifugio per pellegrini e donne in difficoltà, che risale al 1200, era già rinato nel XVI secolo per mano di Jacopo Sansovino.
Nel 2019, Alpitour World ha preso in gestione l’edificio, che oggi ospita dunque il quarto hotel della collezione Vretreats, brand di VOIhotels.
L’hotel Ca’ di Dio, a Venezia, è dunque un luxury hotel dalla vocazione internazionale, che offre 66 camere, di cui 57 suite e 9 suite deluxe; quasi tutte le stanze affacciano sulla laguna, con vista sull’isola di San Giorgio e sul Rio Ca’ di Dio.
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Materiali e colori in omaggio alla tradizione veneziana
Il progetto è un omaggio a Venezia e al suo passato: ambienti e dettagli, materiali e cromie sobrie e tenui, ricordano i riflessi della laguna.
Tutti i materiali, tessuti, vetri, pietre e marmi, sono lavorati nel rispetto delle tradizioni delle maestranze locali. Gli ambienti sono raccolti e ogni elemento di design contemporaneo si accosta alle linee preesistenti, valorizzandole, senza stravolgerle.
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Spazi comuni di grande fascino all’Hotel Ca’ di Dio a Venezia
Particolare attenzione è stata dedicata agli spazi comuni, a partire dalla lobby con soffitto a doppia altezza. Qui, dove in origine si trovava la chiesa, il soffitto acquista una speciale importanza grazie a un prezioso lampadario a tre vele, con 14 mila cristalli in vetro di Murano.
La poetica di Ca’ di Dio prosegue poi nella sala lettura, nel bar Alchemia e nei due ristoranti Essentia e Vero, quest’ultimo aperto anche agli ospiti esterni.
A completare la narrazione di quella che appare come una vera casa veneziana dall’intima ospitalità, le due altane, da cui ammirare tutta Venezia, e i tre giardini ricavati dalle corti.
Molte le collaborazioni con le maestranze locali, che hanno saputo valorizzare al meglio il patrimonio storico e un contesto naturale così unico. Numerosi anche i contributi di aziende di arredo per la parte su disegno, come Molteni&C, Esagono, A Project, Vetreria LP Glass. Molte, inoltre, sono le partnership commerciali, con brand quali Fantini, Flos Jannelli&Volpi, Olivari, Oluce, Venini, Salviati, Varaschin, Acerbis, Agape Casa, Cassina, Glas Italia, Kartell, Kettal, Kvadrat, Moroso, Rubelli, Verywood e molti altri.
Il progetto di ristrutturazione ha posto l’accento anche sulla sostenibilità, con investimenti per dotare la struttura di sistemi e infrastrutture per imitare l’impatto ambientale. Un valore che si unisce ai molti dettagli che rendono Ca’ di Dio un hotel unico nel panorama veneziano. [Txt Laura Galimberti]
Nelle immagini a seguire, altre stanze, il ristorante Essentia e l’ingresso della spa; nella foto in evidenza, l’ingresso con la darsena privata