In Messico, a UDEM, l’Università di Monterrey, nasce ESTOA, una nuova architettura in dialogo con la città, il paesaggio e le persone
Un dinamico gioco di volumi pieni e vuoti, spazi aperti e chiusi, in relazione con la natura e l’ambiente costruito, caratterizzano il progetto ESTOA di UDEM, l’Università di Monterrey in Messico.
Il progetto di Tatiana Bilbao Estudio
Il progetto, a firma di Tatiana Bilbao Estudio, è un’estensione dello spazio pubblico, e un nuovo collegamento tra il campus dell’università e la città. Il nuovo edificio, dunque, mette in relazione l’individuo con l’architettura e la natura circostante, favorendo tra gli studenti il senso di appartenenza ad una comunità.
La topografia del sito e la varietà delle funzioni hanno portato a progettare la nuova struttura dell’università di Monterrey, come un insieme articolato di volumi rettangolari, chiusi o aperti, che si fondono con il paesaggio circostante. ESTOA ospita spazi comuni per gli studenti, aule per la didattica, uffici, servizi, aree verdi con vegetazione autoctona e, infine, parcheggi. Le aree private sono situate ai livelli inferiori mentre quelle pubbliche ai livelli superiori.
Il nuovo edificio di Tatiana Bilbao Estudio offre agli studenti un rifugio dove poter socializzare e sentirsi accolti. Ma anche un nuovo polo didattico dove seguire le lezioni, studiare e fare ricerche accademiche.
[Testo Arianna Callocchia/Foto Iwan Baan]