Ostuni Design Week-end

Ostuni Design Week-end 2024

Il format Design Week-end debutta a Ostuni, dal 6 al 9 giugno 2024, con moltissimi appuntamenti da non perdere

Vincitore di un Bando del Ministero del Turismo, il format Design Week-end rappresenta una gemma preziosa nel mare magnum degli eventi dedicati al design: l’attenzione ai contenuti, la scelta di temi attuali come spunto per dibattiti e il coinvolgimento di importanti stake holder rendono questa manifestazione un summit di alto profilo a cui si guarda con crescente interesse.

Ostuni Design Week-end

Ostuni Design Week-end: il tema

Ogni edizione è sempre accompagnata da un tema che diventa a sua volta il trait d’union per le mostre, le installazioni e le conferenze che animano la kermesse. Quello di questa prima edizione a Ostuni prende in prestito dall’astrofisica il concetto di singolarità dello spazio e di peculiarità e specificità dei luoghi.

L’ospitalità e la bellezza nascosta, da cercare e scoprire all’interno delle masserie e nei vicoli bianchi, è la “singolarità dello spazio” che ha reso Ostuni e la Valle d’Itria in generale, uno dei contesti turistici più ricercati a livello italiano, europeo e globale. La cultura del paesaggio, della cucina e, certamente, anche dell’architettura e del design, spesso artigianale, si lasciano scoprire da chi con cultura li vuole trovare. Ed è proprio attorno a questa idea di bellezza da scoprire che si inseriscono alcune delle installazioni principali di Ostuni Design Week-end.

Alcuni progetti ed eventi in programma

La voglia di partecipare e contribuire ai contenuti della manifestazione è contagiosa e così, uno dopo l’altro, alcuni degli studi più importanti del settore, sono scesi in campo raccontando la loro idea di “singolarità dello spazio”.

Il primo progetto è firmato da Gino Garbellini /Piuarch e Michele Rossi /Park Associati, che ancora una volta hanno deciso di lavorare insieme con il supporto di BioMat, realtà pugliese specializzata in bio-edilizia che fa della canapa un materiale da costruzione. L’installazione, una sorta di giardino segreto mediterraneo, accoglierà i visitatori sulla soglia di Palazzo San Francesco, sede del Municipio e di tutti i talk in programma. La parte arborea, progettata dal bravissimo landscape designer Gianni Birardi vede la preziosa collaborazione di Garden Design, per tutte le essenze arboree e Vasar, per vasi e complementi.

Spostandoci all’interno del chiostro, si trova l’installazione che Marco Splendore/WIP firma per Tecno Spa. Una scomposizione onirica del sistema modulare Linea che passa da micro-architettura a elemento etereo, giocando tra le colonne del porticato. Con questa installazione Tecno, storico produttore del pluripremiato tavolo Nomos disegnato da Sir. Norman Foster, ha messo a disposizione di WIP l’anima più nascosta e genuina dell’azienda, che oltre ai prodotti in serie riesce a rispondere alle necessità più particolari dei progettisti.

Sempre nel chiostro, ma a ridosso del colonnato, Giovanna Latis/GioLatis Studio appoggia delicatamente un segno grafico quasi a ricalcare le geometrie della facciata. Un portale di ispirazione giapponese, che diventa architettura grazie a Scaffsystem, realtà industriale nata a Ostuni nel 1957 e oggi uno dei massimi player sul mercato nazionale e internazionale nella produzione di soluzioni in acciaio per la logistica e l’architettura. Sotto la volta, sospeso nel vuoto, l’arazzo «Riflessioni Cielo-Mare» che sempre Giovanna Latis ha ideato, affidandosi per la realizzazione alle fibre minerali e alla tecnologia di i-Mesh.

Se WIP e GioLatis studio scelgono il perimetro, Cristian Catania/Lombardini22 conquista il centro del chiostro con un’installazione dedicata ai sensi. Una pangea di colori, profumi e sensazioni, che sono “la materia, prima” che sta alla base della cucina pugliese, in generale, e della Pasta Felicia, in particolare, food partner della manifestazione. Nasce così un’installazione disegnata con le geometrie variabili di vasche metalliche, in cui piante aromatiche, legumi, avena, ceci e lenticchie essiccate, erba spirulina, teff e grano saraceno parlano di pasta e di buona salute: un progetto multisensoriale – l’orto botanico è a cura di Gianni Birardi – che vuole emozionare e nello stesso tempo raccontare con un linguaggio nuovo l’attenzione sempre crescente alla salute delle persone, degli ambienti, del cibo e del suolo.

Lungo il perimetro trova la sua dimensione anche l’installazione di Giuseppe Tortato/Tortato Architetti: l’idea di singolarità dello spazio prende il volo per raggiungere un universo lontano in cui è l’AI a definire un nuovo codice estetico. I fogli bianchi su cui l’idea si racconta, sono in realtà delle carte (da parati) che Roland DG rende tridimensionali, grazie ad un innovativo processo di stampa. La grafica, si combina con geometrie bidimensionali per creare una sorta di buco nero, che cattura il visitatore e lo trasporta in un’enclave in cui creatività e tecnologia prendono il sopravvento. Il progetto è sviluppato con un gruppo di giovani studenti-designer del Politecnico di Milano, che insieme allo Studio Giuseppe Tortato Architetti mettono alla prova Midjourney e ChatGPT.

Nella piazza della Libertà, lungo il segno tracciato da Michele Rossi e Gino Garbellini, che collega Palazzo San Francesco con la statua di Sant’Oronzo, alcuni dei brand partner danno vita ad una temporanea lounge, fatta di forme, colori e tecnologia come le sedute di Kindof, che rivisitano il tondino del cemento armato facendone tavoli, sedute e complementi d’arredo; le lampade Dixpari, progetto circolare e artistico di due giovani sorelle genovesi o l’innovativa serra bio-climatica di MV Line Group, che accoglie e protegge alcuni dei pezzi più iconici di Kartell.

A pochi passi dalla piazza, direzione Cattedrale, arriva nel Museo Diocesano l’omaggio di Giulio Cappellini alla Città Bianca: art director, designer, imprenditore e Compasso d’Oro alla carriera, Cappellini mette in fila, in una sequenza di “50 sfumature di bianco”, una selezione di prodotti nati o declinati nel colore bianco che ritiene simbolo, insieme al nero, del design contemporaneo. Tra le aziende coinvolte nella mostra: Agape, Alias Design, Alpi, Artemide, Cappellini, Cassina, Ceccotti Collezioni, Desalto, Dixpari, Driade, Edra, Flexform, Fontana Arte, Foscarini, Icone Luce, Kartell, Living Divani, Magis, Oluce, Poltrona Frau, Provasi, Tecno, Venini e Zanotta.



Scendendo a valle della Piazza della Libertà, aprirà le sue porte a Design Week-end anche un altro luogo iconico ostunese, l’ex Manifattura Tabacchi, che sta per essere trasformato in un hotel di lusso, il Vista Ostuni. Da sempre parte della storia di questa terra, l’ imponente edificio ha attraversato i secoli, trasformandosi: già convento di Frati Domenicani fu poi ospizio per poveri, casa di riposo per anziani, e ancora, scuola e orfanotrofio fino a quando Vista, una catena di boutique hotel di charme che sta investendo in luoghi di grande attrattiva, ha deciso di rilevarlo e, attraverso un’ulteriore trasformazione, dar valore alla sua storia e farne un nuovo gioiello dell’ospitalità pugliese che aprirà al pubblico nel 2025.

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