"Ossessivo-inventivo",

“Ossessivo-inventivo”, 12 designer in bilico tra ossessione e invenzione

Un elemento distintivo della mostra è la partecipazione attiva dei visitatori, che potranno contribuire al processo creativo condividendo e liberando le proprie ossessioni.

Attraverso il lavoro di 12 creativi e designer, la mostra Ossessivo-Inventivo, in programma fino 23 marzo all’Adi Design Museum, riflette un’indagine personale e collettiva, radicata in interrogativi che emergono da sensibilità, intuizioni e passioni. Una mostra che esplora il design non come semplice ricerca di risposte, ma come disciplina che si interroga, curiosa, scopre.

"Ossessivo-inventivo",
“Ossessivo-inventivo”, Fioravanti – ph. Gaetano de Rosa

L’ossessione come spinta verso l’esplorazione e l’innovazione

Il titolo della mostra fa riferimento a un approccio progettuale che parte dall’ossessione come spinta verso l’esplorazione e l’innovazione. Questa condizione, spesso identificata come un disturbo, si traduce qui in un dialogo tra ripetizioni, prove, e riflessioni costanti, che alimentano il processo creativo. Il lato inventivo rappresenta sia il risultato che l’essenza stessa dell’ossessione. Questa forza persistente diventa un catalizzatore di energia creativa, spingendo la mente a dedicarsi in modo totalizzante a un’idea, un progetto, o una visione. È questa intensità, quasi viscerale, che permette di scomporre il noto e ricomporlo in forme nuove, andando oltre i limiti del pensiero ordinario.

12 modi di essere, 12 ossessioni materializzate

 “L’insicurezza è la strada della creatività diceva il grande Maestro Oliviero Toscani, il non-sapere, il fare qualcosa di totalmente sconosciuto e di non già fatto, è l’unica via per esplorare nuovi territori ed inventare qualcosa. Per Sottsass, invece, è il continuo girare intorno – il cercare e ricercare senza sosta – a incarnare la verità” commenta JoeVelluto, studio di design curatore della mostra, fondato da Andrea Maragno e Sonia Tasca.

"Ossessivo-intensivo",

12 modi di essere, 12 ossessioni materializzate, interpretazioni libere di attitudini a cavallo tra uno stato interiore e la sua espressione, si materializzano in mostra in 12  oggetti-manifesto, ciascuno dei quali rappresenta il segno concreto di un’ossessione personale. Temi come percezione, connessione, colore, ripetizione, e morbidezza prendono forma attraverso il metallo, materiale scelto per la sua versatilità e capacità di rendere tangibili concetti astratti. Tutti gli inediti oggetti sono stati realizzati grazie al contributo di Diemmebi, azienda per la produzione di strutture in metallo per l’arredo, partner della mostra.

Una mostra e un libro, avvalorati dai contributi di Alioscia Bisceglia, musicista e frontman del gruppo Casino Royale, che descrive la creatività come una vibrazione sottile creata dal sé più intimo e profondo, e dello psichiatra Mauro Cibin, che racconta come un potenziale disturbo possa avere una forza positiva e generatrice, che diventi allo stesso tempo cura.

S- Giorgini - Ph. Gaetano de Rosa

Una raccolta dove “ogni designer propone accanto all’oggetto una breve nota sul processo creativo, sulla propria ossessione-invenzione”, spiega il presidente Adi Luciano Galimberti, “piccoli ma significativi tormenti personali, che trovano respiro e forma in oggetti imprevedibili e poetici.”

Un elemento distintivo di Ossessivo-Inventivo è la partecipazione attiva dei visitatori, che potranno contribuire al processo creativo condividendo e liberando le proprie ossessioni, che saranno poi trasformate in oggetto grazie a un software di apprendimento automatico (A.I.) progettato dalla software house Uqido, partner della mostra. Uno strumento che trasforma pensieri in immagini, creando un ponte tra sensibilità umana e tecnologia.

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