Euroluce Lighting Forum, intervista a A.J. Weissbard

Intervista al designer e artista: “Spero di offrire una prospettiva unica nell’affrontare una sfida classica”

a cura di Assia Karaguiozova
Photo Courtesy Salone del Mobile.Milano

Cosa si aspetta da questo Primo Euroluce Lighting Forum del Salone del Mobile?


Siccome trascorriamo la maggior parte del nostro tempo nello spazio digitale, penso che costruire un solido rapporto con quello fisico sia sempre più importante. È fondamentale comprendere come la luce condizioni l’ambiente circostante. Con l’arrivo di tecnologie interessanti per l’illuminazione nel mercato di massa, ne avremo tutti l’occasione di migliorare il nostro benessere nel mondo tattile.
Per quanto riguarda il mio intervento a questo Primo Euroluce International Lighting Forum del Salone del Mobile, spero di offrire una prospettiva unica nell’affrontare una sfida classica, ossia, presentare formalmente l’interfaccia di un set curato. Il mio workshop sarà centrato sui complessi e potenti approcci alla luce negli spazi espositivi. Musei e mostre offrono allo spettatore dei viaggi unici attraverso spazio e tempo, mentre si apprezza l’arte.
In questo tragitto credo che la luce serva come guida. Studiando come meglio presentare gli oggetti nei dedicati spazi espositivi, possiamo ottimizzare l’utilizzo della luce nei contesti casual, rendendo migliore, di conseguenza, il nostro habitat personale e l’ambiente.

Quali caratteristiche indispensabili deve necessariamente avere la Luce / l’Illuminazione artificiale del futuro? [conditio sine qua non]


È importante che migliori la qualità della luce, l’interoperabilità, la manutenzione. I progressi tecnologici recenti hanno in qualche modo degradato la luce sana del vivere. Nel guadagnare la possibilità di giocare con i colori, inserire la luce in più situazioni e integrarla dentro gli oggetti, abbiamo perso parte del nostro spettro cromatico. Letteralmente, l’informazione sui colori sta drenando dalle nostre vite. La luce contemporanea artificiale deve preservare l’intero spettro. L’illuminazione moderna deve essere realizzata con materiali che non colpiscono l’ambiente. Non deve commerciare benefici di spesa a breve termine, al costo di un lungo ripristino. Dovrebbe, bensì, essere standardizzata, in modo tale da poter permettere ai non professionisti di scegliere, sviluppare e mantenere il proprio mondo d’illuminazione con facilità e in modo economico. La luce artificiale contemporanea non può essere considerata migliore della tecnologia del passato, semplicemente perché le vengano aggiunte caratteristiche nuove.


Quale Suo progetto considererebbe decisamente Senza Tempo / Timeless e per quale ragione?


Nessuno. La luce è un flusso continuo. Il sole ci passa sopra le teste. Ci spostiamo da stanza in stanza. Una scena teatrale si sviluppa davanti ai nostri occhi. La luce cambia sempre attorno a noi. Persino la nostra percezione di luce statica cambia basandosi al nostro tempo nei termini dell’ambiente. I miei progetti sono sempre strettamente radicati nel tempo e creati appositamente per lo specifico impiego. Per questo motivo ognuno di loro è cucito addosso ad hoc, all’esperienza. La luce è un mediatore fisico. Viene fortemente condizionata dalla nostra percezione e dall’esperienza, le quali a loro volta, cambiano in continuazione. Ogni nuovo progetto porta con sé l’opportunità di vedere il Mondo di nuovo.

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