“La luce potrebbe essere usata come un mediatore di comunicazione, che aiuta a portare comfort”
a cura di Assia Karaguiozova
Photo Courtesy Salone del Mobile.Milano
Cosa Vi aspettate da questa prima edizione del Forum Internazionale di Euroluce?
Non veniamo al Salone da dieci anni, quindi siamo molto emozionati di questo ritorno, specialmente per partecipare al primo Euroluce International Lighting Forum. È proprio lì che la nostra carriera è iniziata e non vediamo l’ora di ritrovarci e di vedere i cambiamenti in prospettiva e ad ‘occhi freschi’, ma attraverso la ricca esperienza che nel frattempo abbiamo accumulato. Siamo, inoltre, impazienti di incontrare e di ritrovare colleghi da tutto il Mondo.

Quali caratteristiche indispensabili deve necessariamente avere la luce artificiale del futuro? [conditio sine qua non]
Pensiamo che la luce del futuro non deve essere considerata semplicemente per l’aspetto funzionale, ma anche per la percezione emotiva che porta in un ambiente. La luce potrebbe essere usata come mediatore di comunicazione, che aiuta a portare del comfort dentro l’ambiente.
Quale vostro prodotto / progetto considerate decisamente senza tempo / timeless e per quale motivo?
Sicuramente ‘Fragile Future’, il nostro primo progetto in assoluto come Drift. È una scultura luminosa multidisciplinare che fonde perfettamente in bellezza la passione di Ralph per la tecnologia con la mia profonda passione per la natura. Il progetto tuttora rappresenta una visione utopica del futuro, in cui immaginiamo uno scenario in cui queste due evoluzioni, apparentemente opposte, hanno fatto un patto di sopravvivenza. Proprio progetto senza tempo, questo lavoro continua a risuonare, in quanto indirizzato ad una delle più pressanti preoccupazioni della nostra epoca: one of the most pressing concerns of our era: il rapporto tra tecnologia e natura. Con l’avanzare della tecnologia e con l’urgenza crescente del cambiamento climatico, le scintille radiate da questo pezzo restano più vive che mai.