Il ritorno della Milano Design Week 2021

Oltre al Supersalone, anche il Fuorisalone ha chiuso l’edizione di settembre 2021 con un bilancio molto positivo

La Milano Design Week edizione speciale di settembre 2021, si è conclusa con un bilancio estremamente positivo. Il Supersalone ha registrato oltre 60 mila visitatori, nei sei giorni di apertura, un risultato positivo che non era per niente scontato, fino alla vigilia. Oltre al Supersalone, anche la città di Milano ha dato il suo contributo con i numerosi eventi Fuorisalone, che hanno visto la partecipazione di una quantità di pubblico davvero inaspettata.

Appuntamento con il Salone del Mobile.Milano, dal 5 al 10 aprile 2022

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Pubblico al Superstudio Più

Per sei giorni la città di Milano ha respirato un’atmosfera molto simile a quella che si respirava alla Milano Design Week fino al 2019. Un’energia positiva che conferma Milano come città del design internazionale, e lascia presagire un grande ritorno per aprile 2022. Tuttavia, alcune riflessioni a questo punto sono necessarie.

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Isola Design District – Design Gallery

Il Supersalone: un evento speciale, non un Salone del Mobile in forma ridotta

Il Supersalone, l’evento speciale del Salone del Mobile.Milano, ha occupato quattro padiglioni della struttura di Rho-Fieramilano, per un totale di 425 espositori. La formula espositiva, che prevedeva esclusivamente l’uso di una parete e della pedana sottostante, ha richiesto alle aziende un grande sforzo progettuale, per presentarsi al meglio in così poco spazio. Se alcune di loro sono riuscite a costruire un’immagine coerente e creativa, altre invece hanno restituito l’impressione di non crederci molto. Nonostante la bassa percentuale di operatori provenienti dall’estero – appena il 16% -, molti espositori si sono detti soddisfatti del risultato.

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Supersalone, foto Tanya Viganò – courtesy Salone del Mobile.Milano

Come spesso accade, una situazione problematica si è rivelata un’opportunità per esplorare nuove strade. Alcune modalità espositive, infatti, si potrebbero riutilizzare anche in futuro, perlomeno parzialmente. Infatti, mentre ci si augura di riavere il pubblico estero in quantità decisamente superiore, è inevitabile riconoscere che la possibilità di partecipare agli eventi in streaming o comunque on line, apre a un futuro dove, forse, la presenza fisica sarà meno necessaria. Con tutto ciò che ne consegue.

Lo stand Poliform al Supersalone, foto Tanya Viganò – courtesy Salone del Mobile.Milano

Il Fuorisalone: la conferma del format milanese, nato per un po’ per caso e diffuso nel mondo

Checché ne dicano i detrattori, i numeri dei visitatori i numeri parlano da soli, e si conferma il successo del Fuorisalone. È opportuno ricordare che le normative anti-Covid rendono ancora quasi impossibile partecipare a eventi nel mondo, e in Italia si può arrivare – senza quarantena – da pochissime destinazioni. Inoltre, non bisogna trascurare l’aspetto psicologico del lungo periodo di difficoltà, e in ultimo, l’obbligo di “green pass” per accedere agli eventi.
Che in queste condizioni, la media dei visitatori ai grandi eventi Fuorisalone si attesti sui 30.000, può certamente essere considerato un successo.

Palazzo Litta, Design Variations 2021

Infatti, i visitatori alla Triennale, l’hub in città del Supersalone, sono stati oltre 55.000. Trentamila invece al Superstudio Più e in Zona Tortona in generale, oltre 30 mila a Palazzo Litta, e probabilmente altrettanti si sono aggirati per il centro, la zona Brera e la mostra Alcova, anche se mancano ancora i dati ufficiali.

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E qui si apre un ulteriore capitolo. Se infatti è vero che, rispetto ai circa 500 mila a cui eravamo arrivati, 50.000/60.000 è davvero poco, è vero anche che, finché avremo le regole anti-Covid in corso, il tetto di 50.000 è il massimo raggiungibile per poter gestire i flussi di persone controllando l’affollamento. Ma questa, naturalmente, è una circostanza temporanea, che prima o dopo finirà. Non se ne andrà, invece, la sensazione che, tutto sommato, un numero così contenuto di persone consenta di muoversi senza problemi e di lavorare con maggiore tranquillità.

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Allestimento dell’azienda giapponese Nitto, in zona Tortona

Salone del Mobile.Milano e Fuorisalone: la sfida del futuro

Trentamila in città e sessantamila nei padiglioni fieristici probabilmente sono numeri troppo bassi per giustificare lo spiegamento di forze di un intero Salone del Mobile.Milano e di un Fuorisalone come quello degli anni 2010. Così come è lecito dubitare che gli operatori dall’estero affrontino lunghi viaggi per vedere solo qualche parete con allestimenti molto scarni; dopotutto l’arredamento italiano ha costruito la sua fama sugli straordinari allestimenti. E dopotutto anche la città di Milano ne ha consolidato la fama, con i circa mille eventi delle edizioni recenti della Milano Design Week.

Allestimento speciale di Cristina Rubinetterie, Brera Design District

Dopotutto, se già nel 1980 il Salone del Mobile attirava 123.000 visitatori, era anche perché già nel 1965 il Salone dedicava una parte dell’esposizione a mostre culturali, che illustravano il saper-fare italiano.

Ma oggi è tutto molto diverso, e forse la presenza fisica non è più così necessaria. Forse, perché nella realtà, invece, la presenza di eventi che riqualificano location e aree della città, è difficilmente sostituibile con una presenza virtuale. E la visita on line – per il momento – non può sostituire la passeggiata nel verde incolto di una parte di caserma abbandonata.

Pubblico ad Alcova 2021

Prepariamoci dunque ad aprile 2022, con rinnovata fiducia che due anni di sosta forzata non hanno ancora cancellato l’attrattività del Salone del Mobile e del Fuorisalone. [Roberta Mutti]

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