retrospettiva arte contemporanea

L’infinito secondo Kusama: la grande retrospettiva alla Fondation Beyeler

Oltre 300 opere per raccontare la forza visionaria di Yayoi Kusama, in una mostra che attraversa 70 anni di arte radicale e senza confini

Nell’autunno 2025, la Fondation Beyeler presenta la prima grande retrospettiva arte contemporanea in Svizzera dedicata a Yayoi Kusama (1929), una delle artiste più iconiche e influenti del nostro tempo. La mostra, organizzata in stretta collaborazione con l’artista e il suo studio, raccoglie oltre 300 opere provenienti da collezioni internazionali, tra Giappone, Europa e Asia.

Un progetto che non solo celebra l’immaginario di Kusama, ma ne racconta la portata globale e la continua attualità.

Settant’anni di ricerca visiva

Il percorso espositivo si apre con opere poco note degli anni ’50, realizzate a Matsumoto, città natale dell’artista, per poi approfondire il periodo americano a New York, dove Kusama diventa figura centrale dell’avanguardia. Il ritorno in Giappone negli anni ’70 segna una svolta: l’arte si fa più intima, ma anche più potente.

Ogni fase è documentata attraverso dipinti, disegni, sculture, installazioni e performance, in un viaggio che rivela la straordinaria coerenza di una visione mai interrotta.

Oltre le categorie

Yayoi Kusama ha sempre rifiutato ogni definizione. Ha lavorato con media diversi: dalla pittura alla scultura, dalla moda al cinema, dalla performance alla scrittura. Questa retrospettiva d’arte contemporanea restituisce la complessità della sua pratica, fatta di sperimentazione e libertà assoluta.

Una creatività che ha ispirato generazioni di artisti, diventando un punto di riferimento anche oltre i confini dell’arte.

L’estetica dell’infinito

Il concetto di infinito è al cuore della visione di Kusama: non solo come cifra estetica, ma come esperienza mentale, spirituale, fisica. I suoi celebri polka dots, i reticoli, gli specchi e le ripetizioni costanti sono simboli di una riflessione profonda sul sé, sul corpo, sulla vita e sulla morte.

Dalle Infinity Nets ai celebri ambienti immersivi delle Infinity Mirror Rooms (tra cui una nuova installazione creata per l’occasione), la mostra offre un viaggio sensoriale e ipnotico.

L’arte come esperienza collettiva

Le opere di Kusama non si guardano soltanto: si vivono. Le sue installazioni avvolgono, accolgono, destabilizzano. L’individuo si perde e si ritrova in un universo liquido, dove spazio e tempo si dilatano.

Attraverso la ripetizione e la serialità, l’artista trasforma la fragilità personale in esperienza collettiva. Le sue opere diventano luoghi di riflessione e guarigione.

Icone e novità assolute

La mostra riunisce opere iconiche, tra cui oltre 130 lavori mai esposti in Europa, e nuovi progetti realizzati appositamente per la Fondation Beyeler. Tra i momenti più attesi: Narcissus Garden (1966/2025), Accumulations, le Infinity Nets, e la spettacolare Infinity Mirrored Room: Illusion Inside the Heart (2025).

La mostra si estende anche all’esterno, nel parco adiacente, con sculture monumentali e installazioni che superano i limiti dello spazio museale.

Una sfida ai nostri sensi

Questa retrospettiva è un invito a interrogarsi su come vediamo, sentiamo, viviamo l’arte. Kusama continua a spingere i confini della percezione, mescolando luce, colore, materia e spirito.

Un’esperienza totalizzante, che celebra la sua immaginazione sconfinata e ci ricorda che l’infinito è dentro ognuno di noi.

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