Al CES Royole ha presentato FlexPai dispositivo dalle dimensioni di un tablet che si trasforma in smartphone quando viene piegato
Un’altra novità in arrivo dal CES di Las Vegas che ha suscitato molto clamore è Royole FlexPai, definito come il primo smartphone pieghevole.
Dotato di uno schermo AMOLED da 7,8 pollici, Royole FlexPai si basa su software personalizzato di Android 9.0 con interfaccia utente capace di passare dalla modalità tablet a quella smartphone in pochi istanti.
La tecnologia messa a punto da Royole, azienda statunitense con sede in California, è in grado di gestire display flessibili con spessore fino a 0,01 millimetro e un raggio di curvatura di 1 millimetro. Il segreto del suo funzionamento è nel sensore flessibile, una tecnologia sulla quale l’azienda californiana lavora da anni e che oggi, finalmente, offre i vantaggi a lungo rincorsi, rispetto ai touchscreen tradizionali.Stiamo parlando di un dispositivo dalle dimensioni di un tablet, capace di trasformarsi in smartphone quando viene piegato. Sicuramente dal punto di vista estetico FlexPai lascia ancora un po’ a desiderare, ma immaginate l’impatto e l’influenza che può avere una simile tecnica sullo sviluppo tecnologico.
Nel campo del design una tecnologia simile può offrire opzioni di differenziazione importanti per gli sviluppatori della tecnologia 3.0, ed è sicuramente quello su cui si andranno maggiormente a concentrare gli sforzi, con prodotti dalla linea sempre più ricercata e funzionalità fino ad ora assenti. Colossi come Samsung, Google, o LG (che sempre al CES 2019 ha presentato la prima TV che si arrotola), insieme a molti altri, stanno da tempo lavorando sui display pieghevoli, ma Royole FlexPai ha ottenuto il merito di essere il primo in assoluto ad aver raggiunto un risultato tangibile.
Ma la vera domanda è: riuscirà FlexPai a mantenere la stessa popolarità anche dopo l’exploit ottenuto a Las Vegas? [Text: Giuseppe D’Orsi]