Dalle sfilate Pitti Uomo 95 emerge uno stile che unisce formale e informale, un ‘guardaroba modulare’ che attinge al tech e al ‘fatto a mano’: capi da vivere con eleganza e comfort
Il nuovo stile maschile, visto sfilare a Firenze a Pitti Uomo 95a Edizione gennaio 2019, ricerca l’alchimia perfetta fra eleganza formale, sportswear, tecnologia. Risultato, un guardaroba modulare e intercambiabile, con capi capaci di adattarsi ad ogni occasione, dalla strada ai viaggi, dall’ufficio allo sport, confortevoli e performanti, accompagnati da accessori intelligenti e polivalenti, lussuosi.
È un’estetica che prende le distanze dagli standard di età e stagionalità, traducendosi in capi amati perché vissuti, tra necessità formali e occasioni informali, che regalano una silhouette aerodinamica e precisa. Abiti e giacche dalle forme soffici arricchiti da dettagli sofisticati, pantaloni urbani, camicie customizzat, e pezzi knitwear, tutto insieme a rimodulare la figura.
I colori evocano i contorni della campagna inglese, in un desiderio di riconnessione con la natura, che si fa più intenso verso la montagna adatta a catalizzare parka, bomber, piumini, giacconi e maglie speciali per i freddi invernali. Sono collezioni super tecniche oppure ‘hand made’ che uniscono il savoir faire dell’eccellenza alla funzionalità, capaci di conquistare il gentleman 2.0.
L’eco-sostenibilità diventa la missione globale del settore moda grazie alla sperimentazione tecnologica, a materiali creativi e alternativi, provenienti dalla pratica virtuosa del riciclo ma non solo. All’anima ecologica si unisce un’estetica curata e una produzione attenta al risparmio energetico, che elimina gli sprechi e limita i consumi. [Text Barbara Tassara – Photo Pitti Immagine Uomo]