Intervista a Emmanuel Gallina designer e art director francese con radici nel Made in Italy, attento alle forme essenziali quanto agli aspetti di produzione, comunicazione e brand
L’obiettivo di Emanuel Gallina è portare l’oggetto all’essenziale e all’armonia. Il suo è un linguaggio senza tempo, che trasmette un’immagine contemporanea, dove ogni dettaglio è curato meticolosamente verso la perfetta combinazione tra forma e funzione. A 10 anni dall’apertura del suo studio di Parigi, ci parla del grande cammino percorso.
“All’inizio c’è sempre la penna e il quaderno per fissare l’idea, il concept – rivela Emmanuel Gallina sul suo personale approccio al progetto –. Lo schizzo è sempre importante per esprimere precisamente quello che ho in testa e per poterne discutere con collaboratori e interlocutori. Così come il tratto del mio disegno sulla carta è sempre più fine e preciso, il mio modo di progettare è sempre più alla ricerca dell’essenziale, del dettaglio che sarà la sintesi del pensiero. Mi sento molto vicino ai materiali naturali e nobili come legno, cuoio e marmo. Cerco sempre di esaltare la loro qualità e di metterne in rilievo la naturalezza. Ho sempre avuto, inoltre, una forma di rispetto per la tecnologia, con occhio di riguardo alle lavorazioni tradizionali”.
“Il mobile contemporaneo è sicuramente il settore dove mi esprimo con più facilità e passione. Il mio lavoro con le grandi firme del design internazionale, prima fra tutte Poliform (www.poliformit)., mi consente di sperimentare a un livello alto e confrontarmi con il mercato internazionale. Dal prodotto ho iniziato poi, negli ultimi anni, diverse collaborazioni di direzione artistica che mi permettono di lavorare con concetti più globali ma sempre legati alla creatività, come immagine e identità del marchio, posizionamento sul mercato, comunicazione di prodotto…”. Tra i suoi commitenti annovera nomi come Cartier, Panasonic, Accor, Porada, Ampm La Redoute, Burov, Ethimo, Toulemonde Bochart, Manade, Colé e ACRE made in amazonia.
“Ho vissuto per metà della mia vita in Francia e per metà in Italia. Ho iniziato la mia formazione nelle scuole francesi di arti decorative, dove ho acquisito un ‘saper fare’ diversificato – continua Gallina –. Poi sono andato a Milano per concludere i miei studi al Politecnico, dove tutto era molto più teorico, dove ho imparato la storia del design italiano e il suo rapporto con l’industria. Qui ho anche appreso l’importanza dell’azienda, del marchio e, soprattutto, l’anima che sempre si nasconde dietro la sua identità. Anche grazie alla collaborazione con Antonio Citterio, durata 7 anni agli inizi della mia carriera, da cui ho appreso molto, a livello di disegno ma anche di strategia, business, comunicazione”.
“I progetti che hanno segnato maggiormente la mia carriera sono senza dubbio la sedia Grace e il tavolo Concorde ideati per Poliform, che illustrano perfettamente il mio approccio progettuale. L’idea era proporre uno stile di vita contemporaneo, di estrema eleganza, attraverso pezzi senza tempo fatti con materiali naturali, nobili e tradizionali e soprattutto lavorati con rispetto. Con gli anni, questo concept si è sviluppato attraverso una collezione sempre più ampia, più matura, coerente con un’identità forte ma discreta, che porta dentro di sé l’identità stessa del marchio Poliform”. [Text Laura Galimberti]
L’articolo completo con intervista a Emmanuel Gallina è pubblicato sul numero di gennaio 2019 di DDN-Design Diffusion News (n. 245), nella rubrica Carte Blanche