L’ADI Design Museum Compasso d’Oro sarà un grande centro culturale, mostra dei premi dal 1954 e sede di ADI, biblioteca e archivio storico
Luciano Galimberti, presidente ADI e Umberto Cabini, presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, hanno annunciato la prossima apertura dell’ADI Design Museum Compasso d’Oro, che sorgerà a Milano, in un’ex area industriale semicentrale, tra via Ceresio e via Bramante. Finalmente una sede per l’esposizione permanente di oggetti diventati icone del design italiano in tutto il mondo!
Il nuovo museo è inteso come un “teatro del design” dove il visitatore sarà immerso in esperienze sensoriali, formative ed emozionali, affermano Mara Servetto e Ico Migliore con Italo Lupi, architetti cui è stato affidato il progetto di allestimento della struttura. La realizzazione è stata possibile grazie anche a Comune di Milano, Regione Lombardia e Fondazione ADI.
Su una superficie di oltre 5000 metri quadrati, di cui più della metà destinati a esposizione, saranno ospitati gli oltre 2300 prodotti premiati nel tempo e, ogni due anni, quelli acquisiti durante le nuove edizioni del concorso. Sarà centro di formazione per studenti e luogo culturale aperto al grande pubblico, in cui gli oggetti ‘racconteranno’ se stessi anche attraverso strumenti digitali.
Punto di riferimento per attività creative, produttive, economiche, l’area ospiterà, con il museo, gli uffici dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e della Fondazione ADI, sale riunioni, biblioteca e archivio storico dell’ADI, bookshop e zona ristorazione.
Il nuovo museo uscirà dai confini disciplinari del design, per aprirsi a tutte le realtà d’oggi, e sarà guidato dal Comitato d’indirizzo con Walter de Silva e Giulio Ceppi, designer, Luca Molinari e Beppe Finessi, storici dell’architettura e del design, Paolo Borzatta, direttore The European House-Ambrosetti, Alberto Spinelli, Confindustria Lombardia, Claudio Feltrin, presidente Assarredo, Vincenzo Gringoli, Bain&Company e Monica Maggioni, Rai.
La Collezione degli oggetti premiati in quasi settant’anni – il premio nacque nel 1954 da un’intuizione di Giò Ponti – è stata riconosciuta di eccezionale interesse storico e artistico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali già nel 2004. [Text Giulia Bruno]