Inês Schertel: lana di pecora, tradizione e lentezza per il design che torna alle origini

La brasiliana Inês Schertel espone a Milano, alla mostra Materica, affascinanti pezzi di slow design realizzati con lana di pecora

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Ines Schertel

Inês Schertel è un’architetto e designer brasiliana, originaria di Porto Alegre, che da anni vive con il marito in una fattoria a São Francisco de Paula, nel Sud del Brasile. Le sue 300 pecore l’hanno ispirata a produrre esclusivi oggetti in lana, tanto da essere soprannominata la “pastora del design”.

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Il cesto Meu Bem (2018), infeltrito a mano, rivela il colore naturale della lana di pecora. La designer, infatti, ha deciso di non tingerla e il risultato è il duo di colori: marrone e beige. Tempi di lavorazione: 2 settimane

Alcune delle sue opere saranno presentate alla mostra Materica, l’esposizione dedicata all’uso di materiali insoliti o comuni, ma impiegati in modo inusuale, che si tiene negli spazi iconici dell’hotel Nhow di Milano in Via Tortona 35, dal 16 maggio al 31 ottobre 2019.

L’arazzo Graxaim (anno 2019) nasce lavorando più parti separatamente, tingendole poi successivamente con la tecnica dei coloranti botanici. Tempi di lavorazione: circa 3 mesi. La designer per le colorazioni utilizza prevalentemente rame, foglie, petali di eucalipto, semi e erbe come la carqueja e raiz de São João. La cottura a vapore permette al pigmento naturale di stampare i colori

Inês Schertel, appassionata di “slow design“, crea attraverso l’infeltrimento della lana di pecora e la tintura con pigmenti botanici, tecnica di oltre 6.000 anni fa che la designer ha avuto modo di perfezionare durante i propri viaggi in Europa e in Asia Centrale.

Sgabello Porva (2018). Sovrapposizioni di strati di lana si trasformano in una confortevole seduta “incastonata” sul mini schienale di questo sgabello infeltrito e tinto manualmente. Le gambe sono realizzate in legno certificato Tauari. Tempi di lavorazione: 1 mese.

La lana è pressata a mano con acqua e sapone d’oliva, dando così vita a un gioco di strati, che si fondono armoniosamente con effetti sorprendenti. All’interno di questo processo di “progettazione lenta”, Inês Schertel passa dalla materia prima alla produzione integrale dell’oggetto, riuscendo a misurare l’impatto ambientale dell’intera lavorazione.

Ines Schertel all’opera. Sgabello Truvisca (2017). Le foglie a forma di edera, infeltrite una ad una a mano e poi tinte con pigmenti botanici, si trasformano in una confortevole seduta. Tempi di lavorazione: 2 mesi

[Text Carlotta Russo]

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