Architect Tour 2019: ultima tappa a Milano, con l’Ordine degli Architetti di Milano e un premio per i neolaureati del Politecnico di Milano
Nuovi spazi di relazione ad Ahmedabad, una proposta di riqualificazione di una scuola a Mori (TN), un progetto di rivitalizzazione del territorio del Mincio: questi i primi tre progetti classificati del Premio Neolaureati edizione 2019, premiati durante la cerimonia del 5 dicembre scorso. Al vincitore, un premio in denaro e il volume “Leonardo – Il codice sul volo”. Più di ottanta le tesi selezionate, quattro le menzioni speciali.
Architect Tour 2019: Milano e il Premio Neolaureati, un’opportunità per i giovani
Il Premio Neolaureati, istituito dall’Ordine degli Architetti di Milano, mette in contatto gli autori delle più meritevoli tesi di laurea sostenute al Politecnico di Milano con la realtà culturale e professionale del design e dell’architettura, della pianificazione, del paesaggio e della conservazione. La partecipazione al Premio avviene su segnalazione da parte dei rappresentanti delegati dell’Ordine presso le Commissioni di Laurea del Politecnico.
“Con questa iniziativa l’Ordine degli Architetti di Milano vuole affermare il compito estetico, scientifico e civile che la cultura del progetto e la qualità della architettura possono e devono svolgere nella nostra società e riconoscere i nuovi talenti che si affacciano al mondo della professione”, ha affermato l’architetto Paolo Mazzoleni, Presidente dell’Ordine.
Media partner dell’evento il Gruppo Editoriale DDW (con le riviste DDN, OF ARCH, DHD, online DDN TV), in collaborazione con Arianna Callocchia e il supporto delle aziende Cordivari, Res, Saviola Holding, Smartwood.
I vincitori del Premio Neolaureati 2019
PRIMO PREMIO
Giovanni Gualdrini, autore della tesi ‘Sewing Ahmedabad’s Wounds – Design experimentation in a context of cultural division’.
La tesi vincitrice affronta il tema della creazione di spazi di relazione nella città vecchia di Ahmedabad (India). Il progetto consiste nella realizzazione di spazi polifunzionali di incontro e condivisione (padiglioni) situati in punti strategici del quartiere Daryapur Road, in cui convivono le comunità mussulmana e indù. Realizzati utilizzando spazi già esistenti e strutture di dimensioni contenute, flessibili e rispettose del contesto, i padiglioni svolgono tre funzioni principali: di raccolta e filtrazione dell’acqua piovana a livello infrastrutturale; di supporto alle attività artigianali tipiche delle due comunità con spazi adibiti a laboratorio; di servizio al sistema comunitario con locali per lo street food sul fronte stradale.
SECONDO PREMIO
Rachele Magrini, Marco Mantegazza, autori della tesi Lo spazio che educa – Progetto di riqualificazione della scuola secondaria di primo grado “B. Malfatti” a Mori.
TERZO PREMIO
Nicolò Croce, Matteo La Lisca, Giulia Crotti, autori della tesi Paesaggi lenti: il progetto come indagine per una nuova urbanità nei territori del Mincio.