#Designgoeson: Marco Piva e la Cina che riparte

#Designgoeson: Designdiffusion.com ha parlato con Marco Piva, architetto, di lavoro agile, emergenza sanitaria e Cina che riparte

Mentre in Italia siamo ancora obbligati a stare a casa, ci sono aree del mondo dove l’emergenza sanitaria Covid-19 è iniziata prima, ed è già finita. Così per molte zone della Cina, dove lo Studio Marco Piva ha una sede, già completamente operativa dopo il fermo obbligato.

Marco Piva, Daniela Baldo, e Sida Chen, dello studio Si Mai Pu

Smart working e lavoro a distanza tra due continenti

“Lo Studio Marco Piva, comunque, non ha mai smesso di lavorare, né a Milano, né a Shanghai; l’ufficio è sempre stato attivo, e tutti i collaboratori hanno continuato a lavorare da casa, collegati da remoto. Anche a casa mia, a Milano, avevamo, e abbiamo tutt’ora, una situazione di “Smart Working e Smart Living”, divisa tra conference call di lavoro dei genitori, lezioni a distanza dei figli, tempo libero e attività più domestiche, scandite da orari precisi, per mantenere ordine nelle varie attività.

Lo Studio Marco Piva di Milano

In questo periodo, abbiamo avuto modo di constatare che il lavoro a distanza, per alcune funzioni, è sicuramente più agile. Inoltre, almeno fino all’anno prossimo le normative vigenti non consentiranno la presenza di 70 collaboratori nello stesso luogo, quindi continueremo a utilizzare lo smart working e, anzi, cercheremo di potenziarlo, per renderlo ancora più efficiente.

Leggi anche le altre interviste ai protagonisti del design 

La sede dello studio Si Mai Pu (divisione cinese dello Studio Marco Piva)

Made in Italy e tradizione cinese in architettura

Nel frattempo, la Cina ha cominciato l’uscita dal tunnel, e la situazione è decisamente migliorata. Quindi il nostro studio di Shanghai, Si Mai Pu, è completamente operativo, e sta seguendo i nostri progetti in cantiere. Attualmente, stiamo pianificando la presenza alla Guangzhou Design Week, a dicembre, e mi auguro di essere presente alla Shanghai Design Week, in novembre, al più tardi. Fino all’emergenza sanitaria, andavo in Cina circa una volta al mese.

Lamborghini Towers, un progetto dello studio Si Mai Pu a Chengdu

Made in Italy e tradizione cinese in architettura

In questo periodo, i nostri progetti in Cina stanno ricominciando a marciare. Uno di questi è Villa Forte, a Shanghai Garden Plaza South. La villa, all’interno di un compound che comprende 5 ville, è un progetto che riunisce elementi di architettura italiana e tradizione cinese. Materiali e tecnologie sono all’insegna della sostenibilità, per un’architettura che sia al tempo stesso bella ed efficiente. Volume costruito e spazi aperti sono strettamente connessi, grazie alla combinazione tra materiali compositi e materiali naturali.

Villa Forte, a Shanghai

Un altro progetto all’insegna del made in Italy è il Tonino Lamborghini Hotel, nel cuore di Chengdu. Lo studio Si Mai Pu ha progettato le due Lamborghini Towers, e gli interni, appartamenti e spazi comuni, mescolando sapientemente tradizione cinese e cultura del design italiano. Un omaggio a due culture entrambe con antiche tradizioni, dal risultato funzionale ed emozionale. Due culture unite da un filo virtuale, in attesa che sia possibile tornare a viaggiare nella realtà, cosa che mi auguro possa avvenire al più presto.

Interni delle Lamborghini Towers, a Chengdu

Leggi anche le altre interviste ai protagonisti del design 

Articoli correlati