L’arrivo inaspettato dell’emergenza sanitaria Covid-19 ha stravolto le nostre esistenze e sta riconfigurando l’intero funzionamento delle nostre società. Costretta in casa, l’intera famiglia si ritrova in uno spazio compresso, chiusa tutto il giorno in spazi prima utilizzati solo al pomeriggio o nei fine settimana. Telelavoro, home schooling e impossibilità di uscire hanno trasformato le nostre case nell’assoluto punto focale della nostra quotidianità, dando così maggiore importanza alla loro decorazione. Nel frattempo, la natura sta riconquistando gli spazi esterni e riscopriamo come, in assenza di traffico e con fabbriche chiuse, l’aria sia tornata più pulita e i cieli più tersi. Molte persone, quindi, cominciano a chiedersi se questa non sia un’occasione per far diventare la propria casa più ecosostenibile, e in armonia con la natura.
Un ambiente più sano
Occorre dunque valutare l’impatto dei materiali utilizzati negli spazi dove viviamo, sul nostro benessere e sull’ambiente. Non è infatti sufficiente acquistare tappeti e mobili naturali con legno proveniente da foreste rinnovabili, senza valutare il modo in cui decoriamo le nostre pareti. La carta da parati è indubbiamente trendy ma, come per la maggior parte dei prodotti nel nostro mondo globalizzato, ha anche visto un afflusso di offerte dubbie da parte di produttori a basso costo.
La carta da parati prodotta con processi industriali rapidi e sporchi può rilasciare sostanze potenzialmente nocive nelle nostre case. Inoltre, in genere contiene una notevole quantità di plastica, quindi non è riciclabile. Se vogliamo cambiare approccio occorre ripensare a cosa posiamo sulle pareti di casa nostra, e una tappezzeria sostenibile è l’unica vera alternativa praticabile, che ci permette di ridurre i rifiuti riciclando e riutilizzando gli elementi che la compongono.
La carta da parati ecosostenibile
Esiste da anni, quando si parla di approccio ecologico all’esistenza, la cosiddetta regola delle 3 R. Le tre “R” in questione sono i tre verbi “Riciclare”, “Riutilizzare” e “Ridurre”. È una chiara sintesi di cosa occorre fare per trovare un miglior equilibrio fra le esigenze esistenziali e la necessità di ridurre il proprio impatto ecologico e dovrebbero essere applicate a tutti i campi della nostra vita. Scegliere una carta da parati compostabile è un ottimo punto di partenza.
Il primo aspetto essenziale quando si valuta una carta da parati ecologica è capire dove hanno origine i materiali che la compongono, che devono essere naturali ed ecologici. Una delle prime cose da cercare è dunque la presenza del certificato FSC, che è l’abbreviazione di “Forest Stewardship Council”. Questo sigillo di garanzia è famoso per la sua autorevolezza e garantisce che il legno è stato prodotto in modo responsabile e che ogni materiale contenuto nel prodotto sia stato ottenuto in modo ecologico e sostenibile.
Perché parliamo di legno? Perché le fibre naturali sono alla base di una tappezzeria sostenibile, in quanto sono meno dannose per l’ambiente, durano più a lungo e sono più resistenti. Materiali come il lino, il bambù o il cotone traspirano meglio delle fibre artificiali e possono essere utilizzati in ogni stanza della casa.
Fino a poco tempo fa era però quasi impossibile procurarsi una carta da parati ecologica che fosse veramente compostabile. Il processo di produzione necessario per legare insieme il materiale naturale richiede infatti generalmente l’utilizzo di colle sintetiche che rende l’intero prodotto non più adeguato per poter essere gettato nel cesto del compost alla fine del suo ciclo di vita.
La fibra di lino per la carta da parati: ecologica e compostabile
Fortunatamente questa situazione è recentemente cambiata, grazie all’arrivo di diversi prodotti in questo segmento che si possono per la prima volta definire compostabili. Il primo fra questi è stato creato da un piccolo produttore tedesco di carta da parati, che ha lanciato sul mercato Veruso Lino, la prima carta da parati completamente compostabile. Veruso Lino è composta principalmente da fibre di lino, una delle più antiche fibre coltivate conosciute dall’uomo, ecosostenibile. La coltivazione richiede pochissima acqua, infatti si usa spesso per l’agricoltura rigenerativa. Le fibre di lino di Veruso Lino provengono dalla Normandia, famosa per il paesaggio dei fiori di lino blu.
Quali sono i vantaggi di una carta da parati compostabile?
Oltre al suo valore ecologico, questa carta da parati offre molti altri vantaggi in quanto è anche antistatica, repellente allo sporco e antibatterica per natura. A differenza delle carte da parati industriali Veruso Lino non viene colorata, in quanto il colorante la renderebbe non riciclabile. Presenta invece una splendida tonalità beige naturale, che offre il meglio di sé sotto una fonte di luce indiretta. È dunque importante valutare a quale scelta di illuminazione abbinarla quando si va a ridecorare. Ovviamente la carta da parati ecologica si posa utilizzando una pasta adesiva per tappezzerie ecologica, altrimenti non sarebbe più compostabile. Considerate dunque l’abbinamento con una colla adeguata.