È mancato Rodrigo Rodriquez, imprenditore-manager illuminato, che ha promosso il design italiano nel mondo
In tutti i settori industriali, ci sono personaggi magari non molto noti al grande pubblico, che rivestono ruoli di primaria importanza. Sono autentici deus-ex-machina, che hanno costruito la fortuna di alcune aziende, lavorando senza troppo clamore.
Rodrigo Rodriquez era uno di questi. Laureato in Giurisprudenza con un MBA all’IPSOA di Torino, Rodrigo Rodriquez fu tra i primi imprenditori ad applicare una gestione da grande industria al settore del mobile. Il suo debutto nel mondo del design avvenne nel 1969, con C&B Italia, di cui fu direttore generale fino al 1972. Nel 1973, entrò in Cassina come direttore generale, carica ricoperta fino al 1980, anno in cui divenne Vice Presidente e Amministratore Delegato, fino al 1991. Era anche strettamente imparentato con la famiglia Cassina, avendo sposato Adele, con cui ha avuto quattro figli. E forse anche questa parentela ha avuto un ruolo, nell’evoluzione successiva dell’azienda.
Negli anni alla guida di Cassina, Rodrigo Rodriquez mise a punto l’espansione internazionale dell’azienda brianzola, creando le condizioni per dominare i mercati americano e giapponese. Al suo ingresso in azienda, agli inizi degli anni Settanta, il fatturato di Cassina era costituito per il 70% dal mercato interno, e per il 30% dal mercato estero. All’inizio degli anni Novanta, le quote di mercato erano invertite. Inoltre, alla fine degli anni Ottanta Rodriquez aveva già chiaro che le aziende italiane avrebbero dovuto mettere a punto nuove strategie, per competere con successo sui mercati internazionali, in via di espansione.
Leggi anche Enrico Astori e Driade, una storia di design italiano
Le istituzioni e il mercato unico europeo
Tra i numerosi incarichi ricoperti nella sua lunghissima carriera, dal 1986 al 1991 Rodrigo Rodriquez fu presidente di UEA, Union Européenne de l’Ameublement, un’associazione di associazioni nazionali di produttori di arredamento. Un ruolo che probabilmente lo aiutò a vedere ciò che sarebbe diventato il mercato globale, nel giro di pochi anni, con la nascita del Mercato Europeo Unificato (1993) e l’ampliamento del commercio mondiale.
Rodriquez e il design dell’ufficio
La sua passione per l’ufficio e l’organizzazione aziendale del lavoro erano alla base di Marcatrè, l’azienda di arredi per ufficio che Rodriquez aveva fondato negli anni Settanta. L’obiettivo era creare sistemi per ufficio progettati con architetti già attivi nel design contemporaneo e distribuiti avvalendosi della notorietà del marchio Cassina. Nel caso di Pianeta Ufficio, il primo progetto Marcatrè, di Mario Bellini, anche la comunicazione si avvaleva di un fotografo di eccezione, Gabriele Basilico.
Leggi anche Enrico Astori e Driade, una storia di design italiano
A completamento di una carriera fuori dal comune, Rodrigo Rodriquez ricoprì moltissimi incarichi istituzionali. Oltre alla Presidenza di FederlegnoArredo, dal 1998 al 2002, ebbe la Presidenza di EIMU, Esposizione Internazionale di Mobili per Ufficio, nel 1993 e 1995, e la Presidenza di FEMB, Fédération Européenne Meubles Bureau, 1995/96. In tempi più recenti, era stato Vicepresidente di Flos, dal 1999 al 2014, e nel 2016 ha vinto il Compasso d’Oro alla carriera. Al momento della sua scomparsa, era ancora Presidente del CdA di Material Connexion Italia e ricopriva moltissimi altri incarichi.