Il nuovo progetto di Oscar Farinetti si chiama Green Pea, ed è un “centro commerciale” basato sulla sostenibilità
Sostenibilità dell’edificio, sostenibilità dei prodotti, e delle aziende che li producono: questa è la filosofia di Green Pea, il nuovo progetto di Oscar Farinetti, che nel 2007 ha fondato Eataly. Come spiega lo stesso Farinetti, pensare di azzerare i consumi, purtroppo, è un’utopia. Occorre dunque rimodulare le attività di produzione e commercio, per trovare un nuovo equilibrio nelle nostre attività. Un equilibrio che ci consenta di rendere i nostri consumi compatibili con l’ambiente che ci circonda.
Green Pea è quindi uno shopping mall di nuova concezione di 15.000 metri quadrati, dove non ci sono semplicemente prodotti in vendita. I partner di Green Pea, infatti, sono anche aziende di produzione di energia e tecnologiche, che ridisegnano un nuovo modo di vivere gli spazi pubblici e di vendita. Non solo: fedele alla sua filosofia, Green Pea ospita anche diverse startup, che offrono servizi e prodotti innovativi. Il primo Green Pea del mondo si trova a Torino, al Lingotto, a fianco di Eataly.
Cinque piani di made in Italy di eccellenza
Lo spazio di vendita si sviluppa su 5 piani, ognuno con un tema. Il piano terreno, dove c’è l’ingresso, dalla strada, ospita FCA, main partner, oltre a Iren, Enel X, la lavanderia naturale Iride, il Green Pea Discovery Museum. Il primo piano è dedicato all’arredamento, con oltre 40 aziende tra le migliori del made in Italy, dall’area living, all’arredo per esterni, all’illuminazione, alla cucina e agli elettrodomestici.
Made in Italy significa naturalmente anche moda, e per questo il secondo piano è dedicato all’abbigliamento e agli accessori, con brand che hanno sposato la filosofia di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. Non solo brand noti e con una lunga storia, come Borbonese, Timberland, North Sails, Orciani, ma anche sartorie del futuro com Igoodi, e nuove startup nate appositamente per riciclare e riutilizzare l’esistente.
Bellezza, eccellenza e ristorazione al terzo piano, con grandi firme del made in Italy – Ermenegildo Zegna, Herno, Brunello Cucinelli e SEASE -, cosmesi, libri e cultura. Buon cibo e buon vino, ma non solo, al bistrot 100 Vini e Affini, in collaborazione con Fontanafredda e Affini. Non poteva mancare un ristorante stellato, Casa Vicina, gestito dalla famiglia omonima. L’ultimo piano, il quarto, è il regno dell’ozio. Qui si trova l’Otium Pea Club, con spa e infinity pool particolarmente suggestiva, che affaccia su edifici industriali con l’arco alpino sullo sfondo.
L’arredamento e Green Pea
Come già detto, il nuovo Green Retail Park ha un intero piano dedicato ad arredamento e illuminazione, con i migliori marchi del made in Italy. Le aziende che hanno deciso di prendere parte al progetto, sotto la guida dell’Home Brand Director Pierangelo De Poli, sono tra le più rappresentative del design made in Italy, e tutte con sostenibilità certificata, nei processi di produzione e approvvigionamento di materie prime.
Nell’area cucina ed elettrodomestici, sono presenti Valcucine, Franke, Whirlpool, Falmec, Kitchenaid. Tra le cucine, è interessante segnalare che ci sono anche prodotti a marchio Green Pea, progettati appositamente per la vendita qui.
Le aree living comprendono gli arredi di legno di Riva 1920, azienda pioniera dell’interior design sostenibile. I suoi arredi sono in vari tipi di legno massello, tra cui anche i legni fossili della Nuova Zelanda. Si trovano poi gli imbotti di Vibieffe, gli arredi per esterni di Gervasoni e Roda, e i concept per l’area living di Pianca, che per l’occasione ha presentato una nuova poltroncina, Galatea, un nuovo design di Cristina Celestino.
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La sostenibilità dei materiali di arredamento
La ricerca di sostenibilità nell’interior design passa attraverso la selezione di diversi materiali, e dei loro processi di produzione. Si va dal vetro di Fiam, alla plastica che rispetta l’ambiente di Scab Design, al cartone di Stay Green, che ha costruito le librerie dell’area Bellezza, al terzo piano.
Leggi l’intervista a Maurizio Riva, di Riva 1920
Anche l’illuminazione ha diversi partner, con Artemide, che ha fornito diverse luci per l’illuminazione, tra cui le Discovery, di Ernesto Gismondi, sulla partee verticale dell’ingresso. I Guzzini, invece, hanno allestito una stanza per sperimentare dal vivo gli effetti dei vari tipi di illuminazione, Light Experience, l’unica aperta al pubblico in Italia. Molti altri sono i brand che hanno creduto nel progetto, per il momento, appunto, 40 tra i più noti e internazionali.
Infine, anche il Gruppo Saviola, la prima azienda italiana per la produzione di pannelli lignei 100% riciclati, è presente a Green Pea, con l’installazione del “Ri-generatore” Saviola simbolo del sistema di raccolta e riciclo, insieme a un pannello grafico nel Green Pea Discovery Museum, che rappresenta numeri, storia e valori relativi ai risultati raggiunti dal Gruppo in questi anni.
Green Pea: un edificio sostenibile
Il progetto dell’edificio è a cura di ACC Naturale Architettura Cristiana Catino e Negozio Blu Architetti (Ambrosini, Gatti, Grometto). L’involucro esterno è formato da un doppio livello di superfici: un guscio esterno di lamelle frangisole in legno, e un guscio interno, costituito da un tamponamento di pannelli sandwich in legno massello. Le lamelle sono termo-trattate per l’uso esterno e irrigidite da un’anima metallica, e formano un fltro che permette all’edificio di respirare e protegge dal sole. Un elemento interessante, è che le lamelle sono in legno di abete recuperato dalle foreste della Val di Fiemme e del Bellunese, distrutte dalla tempesta dell’ottobre 2018. I pannelli interni sono coibentati in fibra di legno e rivestiti in lamiera metallica. Sempre per la sostenibilità, la struttura portante è in acciaio, interamente montata a secco tramite bullonature, per essere smontabile e rimovibile facilmente, a fine vita.
Gli spazi interni sono all’insegna della flessibilità, con ambienti che permettono di disegnare percorsi semplici e immediati. I parquet sono realizzati con legno già abbattuto e recuperato lungo i letti dei fiumi della val Varaita. La vernice delle tinteggiature neutralizza gli agenti inquinanti, previene la crescita di muffe e microbi ed elimina i germi, per una ambiente più sano, come si conviene a un edificio sostenibile.
Altre immagini di Green Pea