Romolo Stanco: la bici è progetto, ricerca e movimento

Con la pandemia e l’emergenza sanitaria, la bicicletta è tornata in auge come mezzo di trasporto privilegiato. Anche se non si pensa mai alla bicicletta come prodotto di design, la bici, al contrario, è proprio l’espressione del prodotto disegnato intorno all’uomo, in quanto deve adattarsi alla persona che la userà. Romolo Stanco, architetto, designer e ricercatore, fondatore di T°Red Bikes con Erica Marson, ci ha raccontato come si progetta una bici su misura, e come si costruisce la bici ideale.

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Romolo Stanco con una bicicletta T°Red Bikes

Com’è nata T°Red Bikes?

Come tante cose, è nata un po’ per caso, dall’incastro di diverse esperienze che ne hanno generata un’altra. Io sono sempre stato un ciclista amatoriale, ma fino al 2013 facevo l’architetto e il designer. Tuttavia, ho sempre avuto la passione per la ricerca e per le sfide, così, quando Giairo Ermeti (campione italiano di ciclismo in pista e su strada, ndr) mi ha chiesto di progettare e costruire la bici per il suo ultimo campionato, ho accettato la sfida.
A quella prima bicicletta da pista ne sono seguite altre, e da lì è nata T°Red Bikes. Oggi T°Red Bikes è sostanzialmente un laboratorio di ricerca, che realizza bici da pista e da corsa, sartoriali e su misura. Abbiamo ricevuto numerosi premi, come Impresa dell’anno nel contest “Cambiamenti”, di CNA, nel 2017. Nel 2018, la bici Manaia di Benjamin Thomas ha vinto il premio di categoria Best Track Bike al NABHS (North America Handmade Bicycle Show), successo bissato nel 2019.

La bici Manaia di T°Red Bikes premiata con il Best Track Bike al NABHS

Cosa significa esattamente “bicicletta su misura”?

La bicicletta è un’estensione del corpo, che, per funzionare al meglio, deve adattarsi anche alle caratteristiche antropometriche del corpo che la userà. Per questo noi non siamo un’azienda che produce biciclette, ma sostanzialmente un laboratorio di ricerca. Oltre a progettare una forma, noi inventiamo e brevettiamo materiali, che poi usiamo per costruire i telai.

Ciò che distingue la nostra produzione, da una produzione industriale, è che partiamo da un progetto. Noi costruiamo bici da corsa e da pista per campioni del mondo, messe a punto esattamente come un’auto da corsa, materiali e componenti compresi. Facciamo il progetto, sviluppiamo il prototipo, e seguiamo la produzione. E questo avviene sia per le bici da campione sia per le bici da ciclista amatoriale. Così anche gli amatori hanno la possibilità di avere bici con prestazioni eccezionali, anche senza essere campioni.

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La bici Falcon di T°Red Bikes in gara, in pista

C’è un materiale ideale per le bici di alte prestazioni?

In realtà, non c’è un materiale migliore in assoluto, per i telai delle bici. Per le parti strutturali dei telai delle bici da campione, noi usiamo materiali brevettati da noi. Per le biciclette per i ciclisti amatoriali, usiamo anche il carbonio, a volte, o il titanio. Il titanio, per esempio, è un materiale più morbido, ed elastico, che potrebbe essere più adatto per l’attività amatoriale di un ciclista non giovanissimo. In definitiva, le nostre bici, anche quelle per ciclismo amatoriale, sono sempre esemplari unici, che si adattano perfettamente alla corporatura e alle esigenze di chi la userà, che sia un campione che deve fare un record in pista o un amatore che vuole tenersi in forma. Ultimo, ma non da ultimo, le nostre bici sono 100% made in Italy.

La bici Rea, con il telaio in titanio

Chi è il cliente ideale di T°Red Bikes?

A parte le bici da pista, che naturalmente sono per atleti, il nostro cliente è un ciclista amatoriale. Bisogna considerare che in Italia il ciclismo è uno sport molto popolare, da sempre, che ha conservato il suo fascino nel tempo. Per cui, ci sono molto ciclisti amatoriali, che amano la bici e la considerano uno strumento ideale per il fitness. Hanno una certa capacità di spesa, e vogliono una bici su misura, dalle migliori prestazioni possibili.

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Prototipo di bici Falcon, di T°Red Bikes

Approfittiamo dunque dell’esperienza di Romolo Stanco per approfondire alcune informazioni sui componenti. Quali sono le cose principali da considerare, nell’acquisto di una bici? Anche di una bici più comune?

Dipende dall’uso che se ne fa, ovviamente, ma alcuni componenti sono comuni a tutte le bici. Tutte le bici hanno le ruote, i freni, la sella e il manubrio. Non tutte hanno il cambio, le bici da pista e tante bici da strada, per esempio, sono a scatto fisso.

Il ciclista non specializzato a volte non presta molta attenzione a due componenti che invece sono molto importanti, per la comodità e in parte anche per la sicurezza: il manubrio e la sella. Considerato che spesso anche una persona che usa la bici per spostarsi o andare a lavorare arriva facilmente a fare 20 o 30 chilometri al giorno, la postura e il comfort non sono dettagli.

Manubrio per una presa sicura

Il manubrio, per esempio, deve permettere la presa delle mani i diverse posizioni, per non avere la costrizione di un’unica presa. Se il manubrio costringe in una posizione non confortevole, o in una postura scorretta, andare in bici può diventare una sofferenza. Quando si acquista una bici, bisogna provare e riprovare la presa sul manubrio, fino a che non si è convinti.

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Scegliere la sella giusta per il comfort

La sella, è ancora più importante: scegliere la giusta sella fa davvero la differenza tra essere comodi ed essere scomodi. Innanzitutto, noi non siamo tutti uguali, quindi una sella non vale l’altra. Sulla sella ci sediamo, quindi il comfort dipende dalle dimensioni e dalla forma del bacino. Con le bici da città, poi, può essere anche più complicato, perché mentre un atleta ha un abbigliamento adeguato, in abiti da città possiamo avere jeans che sfregano, o pantaloni che stringono. Una sella sbagliata, può rendere il viaggio da e per il lavoro una vera sofferenza.
Su alcuni modelli di biciclette, particolarmente costose, a volte la sella è in prova, la si testa per un po’, per avere la certezza di acquistare una sella giusta.

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Come si vede, dunque, la bici è un mezzo in apparenza semplice, ma in realtà molto complicato. Forse proprio perché il motore della bici sono le nostre gambe, quindi il progetto di una bici implica davvero moltissime variabili. [Txt Roberta Mutti]

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