Milano e l’architettura: una scoperta continua

Beatrice Costa, Direttrice della Fondazione degli Architetti di Milano, e l’architettura di Milano

A Milano, la Fondazione dell’Ordine degli Architetti svolge un’intensa attività per promuovere la cultura del progetto e la conoscenza del territorio, attraverso l’architettura. Ne abbiamo parlato con Beatrice Costa, Direttrice della Fondazione dal 2018.

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Beatrice Costa

“La Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, è nata nel 1998, spiega Beatrice Costa. Da oltre vent’anni, quindi, la Fondazione si occupa di promozione dell’attività culturale. Dal 2014, da quando è stato introdotto l’obbligo di aggiornamento professionale continuo, proponiamo iniziative per l’aggiornamento professionale degli iscritti, concordate con l’Ordine degli Architetti. Inoltre, sempre per conto dell’Ordine, abbiamo in carico alcuni servizi di supporto alla professione.

Partiamo dalle attività culturali: le iniziative culturali sono aperte a tutta la cittadinanza?

L’attività culturale che dura da più tempo è l’organizzazione di serate di architettura. Si tratta di un programma ormai pluriennale, che prevede diversi appuntamenti durante l’anno, serate di dibattito su vari temi, con ospiti italiani e internazionali. Un’altra attività piuttosto articolata è il programma editoriale, che comprende anche pubblicazioni fruibili da un pubblico di non esperti. La collana “Itinerari di Architettura Milanese”, per esempio, è dedicata a progetti di architettura moderna e contemporanea di Milano. È una guida alla scoperta degli edifici interessanti più recenti, spesso meno conosciuti, ma altrettanto interessanti. Tutte le pubblicazioni sono acquistabili sull’e-shop dell’Ordine.

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Copertina del volume degli Itinerari di architettura, dedicato ad Asnago e Vender

Accanto agli Itinerari, il programma editoriale edita pubblicazioni più tecniche, come per esempio le Guide Paese. La prima di questa nuova collana, è la Guida dedicata alla Cina, a cura di Francesca Frassoldati, docente del Politecnico di Torino. Tra le altre cose, la Guida contiene note legali e fiscali sulla professione di architetto in Cina, consigli vari, e interviste ad architetti che già vi lavorano; è un supporto per chi voglia espandere la propria attività in altri Paesi.

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Inoltre, negli ultimi due anni, la programmazione editoriale si è arricchita anche di due Quaderni. Il più recente, dedicato a Giancarlo De Carlo, ospitava molti contributi internazionali.”

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Quaderno di architettura edito dalla Fondazione degli Architetti di Milano, dedicato a Giancarlo De Carlo

Nel corso del 2020, con la pandemia, siete riusciti lo stesso a proseguire le diverse attività?

Come Ordine degli Architetti, e come Fondazione, noi prevediamo già da diversi anni la possibilità di collegarsi da remoto, molto utile per la formazione. Inoltre, Milano è un polo di attrazione, e ancora di più negli ultimi anni, dunque abbiamo sempre avuto molte richieste di partecipazione alle attività culturali, e la modalità on line ha consentito a un pubblico più allargato di partecipare. Con la pandemia, abbiamo semplicemente amplificato e accelerato questa modalità di lavoro, così, la nostra attività è proseguita senza interruzioni. Nel mese di maggio, per esempio, abbiamo organizzato gli Stati generali degli architetti milanesi, completamente on line, con diversi tavoli di lavoro e un convegno conclusivo. Un’occasione interessante per riflettere sia sul mondo post-pandemia, sia sulla città di Milano. Inoltre, abbiamo approfittato dell’occasione per dare un nuovo impulso all’attività editoriale, sviluppando alcuni podcast, per esempio, per presentazioni di libri o altri contributi.

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Tra le diverse iniziative, l’Ordine degli Architetti di Milano organizza diversi Premi

Continua Beatrice Costa: “Un’altra attività significativa è l’istituzione di Premi, assegnati a progetti di architettura e a discipline collaterali, strettamente connesse. Il Premio Gabriele Basilico, biennale, organizzato da Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, Studio Gabriele Basilico e Fondazione Studio Marangoni, è dedicato alla fotografia di architettura. Strettamente correlato, è l’International Architecture Film Award (AFA), un premio promosso dal Milano Design Film Festival insieme all’Ordine degli Architetti PPC di Milano con la Fondazione, anch’esso biennale. Il Premio Europeo di Architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta, bandito dall’Ordine degli Architetti di Milano con cadenza biennale, premia i migliori progetti europei di social housing, ed è un punto di riferimento del dibattito sul social housing a livello internazionale. Infine, l’Ordine degli Architetti PPC di Milano, tutti gli anni premia i Neolaureati del Politecnico di Milano, per incoraggiare i giovani architetti ad abbracciare la professione.

L’attività degli incontri continua, grazie all’aula virtuale. Che incontri ci sono in programma?

L’aula virtuale è stata molto utile per continuare la programmazione anche nel 2020. Data la situazione, naturalmente abbiamo dovuto a rinunciare alle principali iniziative in presenza, tra cui la mostra durante il Fuorisalone. Tra le diverse iniziative che hanno riscosso successo, il ciclo di incontri sull’architettura al femminile. L’estate scorsa, abbiamo organizzato due serate dedicate a Franca Helg, organizzate dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti con la Fondazione Franco Albini, in occasione del centenario della nascita.

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In autunno, è stata la volta di due incontri dedicati all’architettura al femminile, in Finlandia e in Svizzera. Il ciclo di incontri continua, si è tenuto poco tempo fa un incontro dedicato all’architettura al femminile nel Regno Unito, e il 18 febbraio si terrà un altro incontro, dedicato all’architettura al femminile in Danimarca. Il tema della presenza femminile nelle varie professioni è di grande attualità, ed è per noi di grande interesse promuovere la qualità dell’architettura femminile, sia in quanto femminile, ma anche in quanto femminile, interessante e di qualità”. [Txt Roberta Mutti]

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L’immagine in evidenza è la Ca’ Brutta, un progetto di Giovanni Muzio del 1919-21

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