Alla Biennale di Architettura di Venezia 2021, il Padiglione della Svizzera presenta la mostra “oræ – Experiences on the Border”
Alla 17. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2021, il Padiglione della Svizzera ospita la mostra oræ – Experiences on the Border. Commissionata da Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, la mostra è a cura di un gruppo di architetti e artisti operanti a Ginevra.
Mounir Ayoub e Vanessa Lacaille del Laboratoire d’architecture di Ginevra, il cineasta Fabrice Aragno e l’artista scultore Pierre Szczepski, affrontano la relazione tra la realtà fisica della frontiera svizzera, con le sue implicazioni politiche e sociali, cercando di tracciare una nuova percezione culturale di questi territori abitati.
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“Essendo un processo partecipativo, Oræ – Experiences on the Border, attira la nostra attenzione sui territori e la loro complessa struttura sociale e culturale, e dà voce a persone che altrimenti avrebbero poca risonanza. In questo modo, il progetto pone al centro la periferia e mette in discussione i luoghi comuni sui confini, i limiti e la loro permeabilità2, afferma Madeleine Schuppli, responsabile della divisione Arti visive di Pro Helvetia.
L’esposizione presenta, attraverso video e installazioni, il materiale raccolto dai curatori della mostra durante le varie tappe del loro tour itinerante. Prima e durate la pandemia, i curatori hanno incontrato gli abitanti della frontiera svizzera, per invitarli a confrontarsi sull’argomento e a proporre un luogo di confine immaginario o reale a loro scelta.
«Studiare la frontiera svizzera al giorno d’oggi, significa immaginarla non solo come una linea su una mappa ma anche come uno spazio che va vissuto; non unicamente come un limite ma anche come un inizio. A poco a poco, le relazioni sostituiscono le misure e i riferimenti mutano. Sfumano le certezze e attecchiscono memorie furtive. Un’altra mappa appare. Sentimenti e luoghi, spesso ordinari, iniziano a riecheggiare insieme, un nuovo territorio diventa possibile», precisano l’autrice e gli autori del progetto. [Text: Arianna Callocchia Photo: KEYSTONE/Gaëtan Bally, © Mounir Ayoub, Vanessa Lacaille, Fabrice Aragno and Pierre Szczepski]
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