Le 14 cabine che compongono l’Hotel 48° Nord a Breitenbach, in Alsazia, offrono agli ospiti un’esperienza di ecoturismo
In Italia lo chiameremmo rifugio, in Norvegia o Scandinavia la parola ‘hytte’ indica un alloggio di piccole dimensioni, in montagna, al mare o nei boschi, semplice e spartano. Il progetto dell’Hotel 48° Nord nasce dall’incontro di due culture (Alsazia e Scandinavia), di due passioni (natura e architettura) e di due uomini (Emil Leroy e Reiulf Ramstad), con l’appoggio di una comunità locale entusiasta e molto solidale del villaggio di Breitenbach.
Lo studio Reiulf Ramstad Arkitekter, in collaborazione con ASP Architecture, ha progettato il complesso dell’hotel, che comprende 14 piccoli e un edificio principale, che ospita i servizi comuni e il ristorante. I 14 piccoli edifici sono in castagno non trattato, un legno di provenienza locale, in Alsazia. Il progetto prevede che siano leggeri, e completamente smontabili, per lasciare intatto il territorio.
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L’hotel comprende quattro famiglie di cabine. Le Grass sono raggruppate vicino all’edificio principale, che accoglie i servizi comuni e il ristorante, che offre prodotti del loro orto. Le cabine Tree e le Ivy sono più alte e sviluppate in verticale, e offrono viste panoramiche del paesaggio circostante. Infine, le cabine Fjell, sulla cima della collina, hanno spazi protetti all’esterno, dunque sono particolarmente adatte alle famiglie.
Gli interni dell’hotel rifugio sono minimali e rustici, con prevalenza di legno chiaro e comodi mobili incassati. La filosofia dell’interior design si ispira all'”hygge style”, termine norvegese che si accosta molto al concetto di “benessere”. [Txt Paola Molteni/Foto Florent Michel @11h45, Yvan Moreau]
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