La Puglia rinasce con arte e design

A Castrignano de’ Greci, nella Grecìa Salentina, in provincia di Lecce, un ex-castello e Palazzo Baronale diventa un Centro del Contemporaneo

Quattro realtà attive nell’area – Ramdom, PazLab, Doc-Servizi e MUTA Impresa Sociale, si sono unite per creare KORA, un centro di produzione per attività creative – mostre, laboratori e formazione. Ramdom è un’associazione culturale, già attiva nell’area dal 2011, che aveva avviato diverse iniziative, tra cui Lastation, spazio espositivo nella stazione ferroviaria di Gagliano – Leuca. Lo studio di comunicazione PazLab ha progettato l’immagine del centro KORA, con la grafica ispirata dalle vecchie cementine del Palazzo. Insieme a Doc-Servizi, una delle più importanti associazioni per lo spettacolo, e MUTA, impresa asociale, hanno formato l’ATI che si occupa del progetto dei 1.600 mq del Centro.

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Il 23 luglio KORA ha aperto i battenti, con la prima mostra, Home Sweet Home, a cura di Paolo Mele, Alessandra Pioselli, Davide Quadrio e Claudio Zecchi. La mostra, che al momento non ha data di chiusura, ospita oltre trenta artisti e designer, nazionali e internazionali, con uno sguardo specifico al cosiddetto Sud del mondo. Il filo conduttore è il tema della casa, intesa non solo come luogo fisico, ma anche come luogo privilegiato della relazione tra persone.

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A partire da questo spunto, la casa, oggi luogo di intimità ma al tempo stesso luogo di lavoro, luogo dell’abitare e centro delle relazioni, risponde anche a una dimensione psicologica alterata che impone la definizione di un nuovo linguaggio e di nuovi immaginari.

Home Sweet Home: una mostra che esplora la casa

Home Sweet Home inoltre, vuole essere anche l’espressione di una metodologia di lavoro cross-generazionale, cross-mediale e multidisciplinare che ambisce progressivamente a diventare una modalità di pensare la creazione artistica.

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Gli artisti e i designer selezionati per questa fase sono Andrea Anastasio, Yu Araki, Elena Bellantoni, Carlos Casas, Casa a Mare, Cristian Chironi , DAAR (Decolonizing Architecture Art Research), Gianni D’Urso, Formafantasma, Fernanda Fragateiro, Ishu Han, Eva Hide, Alfredo Jaar, KairUrs, Leticia Lampert, Tatiana Macedo, Elena Mazzi, Neri & Hu, Liliana Ovalle, Parasite 2.0, Jacopo Rinaldi, Sissi, Emilio Vavarella, Zimmerfrei.

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Foreverhouse di Neri & Hu: arte e design in Puglia

A conferma dello spirito internazionale che pervade la Puglia e la Grecìa Salentina, gli architetti e designer di Shanghai, Neri & Hu, partecipano alla mostra con l’opera Foreverhouse. Come molte delle opere di Neri&Hu, Foreverhouse si ispira alla tradizione, come forma di resistenza alla cancellazione culturale. Dall’inizio degli anni Novanta, la bicicletta ha giocato un ruolo fondamentale in Cina. Sia nei centri urbani che nelle campagne, la bicicletta rimane uno dei mezzi di trasporto più diffusi. Per molte persone, il significato della bicicletta va oltre la sua funzione di trasporto da un luogo all’altro; è un oggetto inestricabilmente legato ai modi di vita e di sostentamento. La bicicletta può trasportare un carico di oggetti riciclati tre volte il suo peso; può anche trainare un carrello pieno di merci da vendere. Letteralmente o metaforicamente, la bicicletta può sostenere un’intera famiglia sulle sue due ruote.

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Il concetto di Foreverhouse è quello di far diventare una bicicletta una casa viaggiante. Con l’aggiunta di una semplice struttura metallica e di tessuti drappeggiati, Neri&Hu trasformano una bicicletta in un rifugio, con un tavolo e tasche portaoggetti. Il marsupio in tessuto utilizza una piega plissettata, che contiene se stesso ed eventuali oggetti preziosi al suo interno: una piccola tasca perfetta. Il motivo del tessuto è ispirato alla tradizionale delizia di Shanghai: lo xiaolongbao. La pasta sottile ma elastica dello xiaolongbao è un contenitore impeccabile per contenere i succhi aromatici all’interno e permettere al vapore di fuoriuscire. Foreverhouse dirige l’attenzione sulle realtà sociali dei nostri tempi: con le maree crescenti della migrazione di massa, cosa succede al nostro senso di appartenenza?

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Uno spazio aperto al pubblico

La mostra include anche un intenso programma di videoproiezioni, performance e visite guidate. All’interno dello spazio di KORA, la biblioteca pubblica si arricchisce di una sezione specializzata in arte contemporanea, arte pubblica, ricerca e progettualità sui territori. Un luogo strettamente connesso con lo spazio espositivo, con bibliografie suggerite da artisti, ospiti in residenza e avventori. La parola in tutte le sue forme sarà strumento di relazione, di approfondimento e di divulgazione.

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