5VIE Design Week torna nel 2024 con un ricco programma di eventi e novità, tra cui il ritorno a Palazzo Litta, nel quale esporranno designer provenienti da tutto il mondo
In occasione della Milano Design Week 2024, 5VIE dà appuntamento per l’undicesima edizione riportando nel cuore del centro storico di Milano il design d’autore e da collezione, l’artigianato d’élite e nuove combinazioni tra arte e design.
Unlimited Design Orchestra: il tema di questa nuova edizione
Il tema di questa nuova edizione di 5VIE Design Week 2024 è Unlimited Design Orchestra, che rintraccia nella musica e, specificatamente, negli elementi di un’orchestra, i modelli a cui ispirarsi per un design sempre più focalizzato su una dimensione intrinsecamente umana e umanistica. L’idea di una Unlimited Design Orchestra appare allineata con gli obiettivi di rintracciare nel design e nell’universalità del linguaggio artistico lo spazio in cui gli esseri umani possono realmente incontrarsi e dialogare, come riscontrabile nei progetti presentati quest’anno che, unitamente alla valorizzazione della mescolanza tra culture diverse, alla sostenibilità dei materiali utilizzati e all’uso virtuoso delle nuove tecnologie, hanno suggerito l’importanza di riportare al centro i valori del rispetto, della tolleranza e dell’amore reciproco, quell’etica, insomma, senza la quale, come il vulcanico Ulay sosteneva, “l’estetica (senza etica) è cosmetica”.
Le produzioni 5VIE
Quest’anno 5VIE presenterà in occasione della Milano Design Week 2024 otto produzioni in collaborazione con creativi di tutto il mondo.
Shadows & Poems, di ELIURPI, a cura di Mr. Lawrence
Shadows & Poems presenterà le creazioni di ELIURPI, il duo creativo Elisabet Urpí e Nacho Umpiérrez, appartenenti alla nuova generazione di artisti del 21° secolo. Protagonisti saranno oggetti e cappelli, nonché pezzi unici focalizzati più sull’arte che sul prodotto stesso, caratterizzati da un’estetica peculiare e dal forte impatto visivo.
INDIAN TINY MEGA STORE, di Gunjan Gupta, a cura di MC Didero
Gunjan Gupta è una delle designer più talentuose del nostro tempo. Il suo approccio al design, giocoso e non convenzionale, si caratterizza altresì per una particolare attenzione all’ingegno e al potenziale del suo paese natio, l’India, riflettendosi in pezzi da collezione unici, che trovano nel suo ultimo progetto, Ikkis, piena realizzazione. Ikkis, in hindi significa ‘ventuno’, numero definito dall’artista come “eternamente significativo e simbolico”, sia in ambiti sia fisici che spirituali. La collezione, costituita da oggetti di uso quotidiano eleganti e finemente realizzati, trova spazio nella creazione in miniatura di un tipico supermarket indiano, espediente rappresentativo, negli intenti dell’artista, di una democratizzazione del design, che diventa accessibile a tutti.
Durante la Milano Design Week 2024, in un angolo di Casa del Diavolo, al n. 14 di Via Cesare Correnti, i visitatori potranno dunque immergersi in un’atmosfera totalmente indiana, fatta di musiche coinvolgenti e sapori speziati, colori cangianti e profumi orientali; la sensazione sarà quella di ritrovarsi tra le strade di un paese, l’India, in continuo mutamento, aperto al mondo ma saldo nelle sue radici. Nei ventuno manufatti selezionati dall’artista e dal curatore MC Didero, gli ospiti potranno ammirare l’alta artigianalità e cogliere il significato dell’ambizioso progetto di Gupta, indissolubilmente legato al numero ‘ventuno’ poiché originatosi nel sec. XXI, momento storico in cui la sequenza, la modularità e la simmetria influenzano, secondo la designer indiana, il modo di progettare la vita dell’uomo. Una capsule collection è dedicata a Milano e ai colori di Ettore Sottsass.
Salvage, di Jay Sae Jung Oh, prodotto da 5VIE
C’è un certo interesse attorno alle creazioni innovative della designer coreana residente a Seattle Jay Sae Jung Oh. Il viaggio di Oh nel mondo del design inizia da subito all’insegna della preoccupazione e dello sconcerto, mentre conseguiva il suo MFA presso la Cranbrook Academy of Art negli Stati Uniti. È stato lì che, circondata da pile di prototipi e detriti di dormitori, Oh ha trovato la sua ispirazione: una filosofia e un approccio al design da sviluppare e perseguire raccontando tramite la vita degli oggetti quella della sua persona.
I suoi pezzi nascono dal disordine caotico che ha incontrato sulla sua strada, arrivando a pensare che con sufficiente impegno e immaginazione anche lo scarto, la spazzatura, può riscattarsi e trasformarsi in qualcosa non solo di utile, ma di assolutamente sorprendente. Avvolgendo gli oggetti prima in sacchi di iuta e successivamente in pelle grezza dal colore naturale, Oh realizza pezzi scultorei trasformandoli in monumenti dell’oggi. Mette insieme come un puzzle i detriti trovati, racchiudendoli e modellandoli in intricate spirali di toni e forme.
Durante l’undicesima edizione di 5VIE Design Week, la designer presenterà il suo ultimo capolavoro. Una seduta capace di raccontare la sua precisa visione e la sua maestria artigianale. Con un focus esclusivo sulla pelle naturale, il nuovo pezzo di Jay Sae Jung Oh, prodotto per 5 Vie, presenta l’ennesima armoniosa versione di un mobile d’arredo nato da una storia dal passato imprevedibile.
Natural Selection, di Kostas Lambridis, prodotto da 5VIE
Kostas Lambridis presenterà, invece, Natural Selection, un lavoro sviluppato durante RESIDENZA #2 ROOTED FLOWS presso INResidence a Torino.
LA QUINTA VIA, un progetto di METAVERSO 5VIE (online)
La Quinta Via è un metaverso esperienziale che proporrà ai visitatori della Milano Design Week 2024 due percorsi digitali di conoscenza e approfondimento. Il primo percorso risulterà essere un’affascinante esposizione 3D delle opere di designer e artisti di diverse parti del mondo, impossibilitati a esporre fisicamente i propri lavori. Il metaverso consentirà loro di essere parte attiva della comunità di 5VIE, favorendo così sia l’accessibilità che l’inclusività, in un’ottica partecipativa realizzata grazie a un ecosistema digitale.
Il secondo percorso, invece, sarà un vero e proprio serious game: La Quinta Via, una PROFEZIA fantascientifica, ma non troppo, vedrà una città (Milano) diventare capitale di una “Unione Universale” alimentata da nuove forme di Energia-Umanistica. La caccia al tesoro, rivolta a un libro perduto (il Secretum di Petrarca), consentirà al visitatore di interagire con una Conoscenza non convenzionale, alla scoperta di storie e intrecci che hanno caratterizzato sia la storia del distretto delle 5VIE che della cultura occidentale. 5VIE, già portavoce di tendenze di innovazione sociale (design circolare e sostenibile, turismo di prossimità, digitalizzazione umanistica), con La Quinta Via inizia a entrare in maniera proattiva nel futuro del WEB3.
Omi Iyọ, di Nifemi Marcus-Bello, a cura di Anna Carnick
Omi Iyọ è un’installazione in movimento della stella nascente del design nigeriano Nifemi Marcus-Bello. L’opera richiama l’attenzione sui pericolosi viaggi dei migranti senza documenti dall’Africa all’Europa e funge da segno poetico per onorare il reale tributo umano di questa crisi. Riferendosi formalmente allo scafo di una barca, l’opera in acciaio inossidabile lucidato funge da specchio, offrendo un’immagine simbolica e letterale ai visitatori. All’inizio della settimana, Omi Iyọ – (che significa ‘acqua salata’ in Yoruba, la lingua madre del designer) sarà riempito di sale, che scorrerà da un’apertura sul fondo dell’oggetto disegnando a terra cristalli di sale.
PRENDETE E MANGIATE, a cura di Linda Pilar Zanolla
Prendete e Mangiate, a cura di Linda Pilar Zanolla, percorre l’idea della tavola, dell’atto simbolico del dialogo, della condivisione, della relazione e delle connessioni umane. In questa edizione si è deciso di concentrarsi proprio sul titolo dell’exhibition, attraverso una selezione di oggetti ‘primordiali’, primo contatto con il cibo che diventa energia trasformabile dal corpo. La scelta delle opere, realizzate da diversi artisti, non è dettata dai semplici canoni decorativi: gli oggetti infatti non sono inanimati, perciò tutto è unico e prezioso. L’ambizione è quella di un’ exhibition creata attraverso un mélange tra oggetti ready made e objet trouvé; un’esibizione che si ispiri, quasi, a un Dadaismo moderno. In questa composizione temporanea gli oggetti vengono mescolati tra loro, accoppiati, raggruppati, impilati, appesi, posizionati al posto giusto: un concerto nuovo di oggetti/opere creato dal nulla ma con un richiamo all’antico o ai materiali antichi, quasi fosse una loro seconda vita.
La volontà è quella di poter dare a ogni singolo oggetto il potere di esprimere la presenza della persona che li ha realizzati, e in questo si concretizza lo stile espositivo. Quindi, presentare le opere creando una relazione tra loro, pur trattandosi di una mescolanza tra oggetti folk (nel vero senso della parola), oggetti d’arte e oggetti artigianali, ricercando un senso espositivo per gli utensili da cucina reinterpretati (un utensile, un piatto, un bicchiere, un vassoio) e creati con materiali diversi e inusuali.
Quattro gli elementi fondamentali alla base di questo lavoro: ricerca dell’oggetto, oggetto, relazione tra gli oggetti e allestimento in funzione delle relazioni tra le persone. Tra gli artisti presenti ci sono anche Studio Serena Cancellieri, Ron Arad, Giopato & Coombes, MA! Studio, Daria Dazzan e Marie Eklund.
UNDER THE WILLOW TREE, un progetto di Sara Ricciardi prodotto da 5VIE
Il salice: un albero che crea rifugio con i suoi morbidi rami pendenti; nostalgico e curativo, benefico nel suo accasciarsi al suolo. Grande simbolo del ciclo della vita, del ciclo femminile e del potere lunare, i suoi rami diventano elementi sonori armonici, idrofoni, in grado di produrre vibrazioni acustiche tramite piccole campane metalliche che, nel vento o al passaggio delle persone, restituiscono una melodia di note dal richiamo ancestrale. Presso Palazzo Litta, un’installazione immersiva con rami di salici sinuosi che danno vita allo spazio; le fronde sono frutto del prezioso lavoro tessile di Antica Fabbrica Passamanerie Massia Vittorio 1843 Torino e del contributo di Paolo Borghi, musicoterapista e musicista capace di intonare tutto l’equilibrio sonoro dei bar chimes dei rami. Il metallo contiene in sé il suono dell’Universo, l’energia della vibrazione, e conduce i visitatori su percorsi di cura reciproca e di calma relazionale.
Altri eventi e installazioni da non perdere
Gli eventi e le installazioni in programma durante 5VIE Design Week 2024 sono davvero tanti, oltre alle 8 produzioni a Palazzo Litta vi segnaliamo anche:
My Garden – Micro Serre di Quartiere con erbe officinali, un progetto di ARC Studio Perlini, curato da Michele Perlini, in Piazza Cordusio.
L’Appartamento, un progetto di Artemest, presso la storica Residenza Vignale, in Via Enrico Toti, 2. Gli spazi saranno curati da Elicyon, GACHOT, Rottet Studio, Studio Meshary AlNassar, Tamara Feldman Design e VSHD Design. Ciascuno dei sei studi progetterà una stanza usando esclusivamente arredo, illuminazione, arte e decoro realizzati da artigiani e artisti italiani presenti su Artemest.
DESIGN PRIDE, un progetto di Seletti che celebra la libertà, la creatività e il divertimento. Sotto il messaggio di inclusione ‘We are design’ il pubblico è invitato a unirsi alla street parade che, come ogni anno, partendo da Piazza Castello, attraverserà il distretto delle 5VIE con musica, performance, carri, striscioni, e si concluderà con un grande party finale.
FLYING SOFTNESS, un viaggio attraverso le sfaccettature della piuma naturale, progettato da Assopiuma presso Galleria The Pool – Via Santa Maria Fulcorina, 20.
THE BATHROOM IDEAS FACTORY, un progetto di Carroccio6 in collaborazione con Fiora Bath e Myte termoarredi di design by Tonon Evolution, in Via Carroccio, 6.
e ancora…
PORNO CHIC – A far l’amore comincia tu, un progetto di Casa Ornella, in Via Conca del Naviglio, 10.
Grounded, un progetto di Fornace Brioni con la direzione creativa di Cristina Celestino, in Via Santa Marta, 21. Il marchio presenterà le nuove collezioni disegnate dallo Studio Snøhetta e da Cristina Celestino, insieme a una retrospettiva dei suoi prodotti più iconici. Nice to See You – L’Uomo Stanco, un progetto di Gaetano Pesce, presso la Pinacoteca Ambrosiana, in Piazza Pio XI, che raccoglie una trentina di sue opere (perlopiù inedite), selezionate non solo per il loro ruolo funzionale ma anche per essere portatrici di messaggi che spingono a pensare.
La Bocca è mobile, un progetto di GUFRAM IN MOTION, 5VIE Headquarters – Palazzo Litta – Sala degli Specchi, Corso Magenta 24, Milano. Grazie all’innovativa tecnologia di Motionitalia, il divano Bocca – icona radicale ideata da Studio65 nel 1971 per Gufram – per la prima volta si anima e prende vita, dichiarando così, ancora una volta, il suo spirito rivoluzionario e anticonvenzionale.
Infine, Dermophonic, un progetto di Matteo Cibic che intreccia l’arte ai sapori del caffè, presso Starbucks Reserve Roastery Milano – Piazza Cordusio, 1.