Global Award for Sustainable Architecture 2024

Global Award for Sustainable Architecture 2024

Svelati i cinque vincitori del Global Award for Sustainable Architecture 2024 all’Università Iuav di Venezia

Il Global Award for Sustainable Architecture, sotto il patrocinio dell’UNESCO, fondato nel 2006 dall’architetta e ricercatrice Jana Revedin, premia ogni anno i migliori cinque architetti che condividono i principi dello sviluppo sostenibile e un approccio architettonico partecipativo ai bisogni delle società. Quest’anno Official Partner dell’evento è stato Saint-Gobain, leader mondiale dell’Edilizia Sostenibile.

ARCHITECTURE IS EDUCATION

Il tema di questa nuova edizione è stato ARCHITECTURE IS EDUCATION. I progetti vincitori, infatti, si sono contraddistinti per l’approccio pedagogico innovativo, in grado di pensare e praticare l’architettura in modo diverso, e di promuovere, tra le nuove generazioni, una comprensione etica e responsabile della professione.

Giuria e vincitori

La giuria del Global Award for Sustainable Architecture 2024 è stata composta da:

  • Prof. Dott.ssa. Jana Revedin, Architetto, École Spéciale d’Architecture di Parigi, Francia, Presidente e Fondatrice del Global Award for Sustainable Architecture™, Venezia, Italia;
  • Marie-Hélène Contal, Architetto, Decano dell’École Spéciale d’Architecture di Parigi, Francia;
  • Prof. Dott. Jacopo Galli, Architetto, Università Iuav di Venezia, Italia;
  • Prof. Dott.ssa. Spela Hudnik, Architetto, Università di Lubiana, Slovenia;
  • Prof. Dott.ssa. Deniz Incedayi, Architetto, Mimar Sinan Fine Arts University di Istanbul, Turchia;
  • Prof. Dott.ssa. Mette Ramsgaard Thomsen, Architetto, Royal Danish Academy di Copenhagen, Danimarca (vincitrice del GA 2023)
  • Prof. Xu Tiantian, Architetto, Tsinghua University di Pechino, Cina (vincitore del GA 2023)

Mentre i vincitori proclamati sono:

  • Iyas Shahin e Wesam Al Asali, fondatori di IWLAB Laboratory (Siria)
  • Andrés Jaque dell’Ufficio per l’Innovazione Politica, Decano della Columbia University School of Architecture (Spagna/Stati Uniti)
  • Marina Tabassum, Architetto (Bangladesh)
  • Ciro Pirondi, co-fondatore della Escola da Cidade (Brasile)
  • Klaus K. Loenhart, architetto e architetto paesaggistico dell’Institute of Architecture and Landscape di Graz (Germania/Austria)

L’innovazione architettonica e l’importanza attribuita all’istruzione e alla pedagogia sono alla base del loro impegno. I loro singoli contributi, infatti, aprono a un futuro più sostenibile, con particolare attenzione alle esigenze di una società in continuo mutamento.

Scopriamo meglio gli studi vincitori del Global Award for Sustainable Architecture 2024

IWLab

IWLab è un laboratorio di ricerca multidisciplinare fondato nel 2009 dagli Architetti Iyas Shahin e Wesam Al Asali, dedicato all’esplorazione, all’istruzione e alla pratica del design culturale e architettonico. Con uffici in Siria e Spagna, collaborano a stretto contatto con studenti e colleghi Architetti per sviluppare una rete di creativi con competenze diverse e interdisciplinari.

Prof. Dr. Iyas Shahin
Struttura sperimentale in canneto realizzata con artigiani locali a Damasco. Foto IWLab
Prof. Dr. Wesam Al Asali

Inizialmente fondato in risposta alla mancanza di vitalità nella pratica architettonica in Siria e nella regione araba, IWLab è diventato pioniere nell’architettura, nel patrimonio e negli studi urbani nei diversi contesti socio-economici. Dal 2009, i fondatori hanno riconosciuto l’importanza della città nelle sue varie forme, sviluppando approcci per modernizzare le tecniche tradizionali e mappare aree urbane informali.

Andrés Jaque

Andrés Jaque ha fondato l’Ufficio per l’Innovazione politica (OFFPOLINN) nel 2003 dopo avere incontrato il filosofo francese Bruno Latour. Secondo Latour, gli architetti sono attori critici nella lotta per la giustizia sociale, poiché l’accesso a un alloggio dignitoso è ora il parametro chiave dell’equità. A suo avviso, queste figure devono interrogarsi sui fattori ecologici e politici dello spazio abitato: come possono evolvere il progresso e la democrazia? Come plasmiamo le lotte per l’uguaglianza nel contesto urbano?

Il lavoro di OFFPOLINN affronta le questioni combinando design, ricerca e attivismo, sfidando i meccanismi attraverso i quali l’architettura gioca un ruolo di esclusione. Per lo studio, la collaborazione non è solo condivisione dei risultati architettonici, ma anche coinvolgimento attivo con le diverse comunità, creando spazi di ascolto attento e di azione collettiva.

Marina Tabassum

Marina Tabassum è architetto, educatrice e leader del progetto di empowerment delle comunità che hanno una caratteristica unica: offuscare i confini tra apprendimento, azione e insegnamento. Questi progetti riuniscono esperti, studenti e residenti per identificare dei modelli che migliorino le condizioni di vita di tutti. Non è un caso che Marina Tabassum abbia creato uno strumento specifico, The Foundation for Architecture and Community Equity (FACE), per realizzare questi progetti.

Oggi gli architetti più impegnati nello sviluppo di abitazioni popolari dignitose hanno capito che questo problema richiede un modello economico alternativo all’architettura abituale.

Ciro Pirondi

Co-fondatore ed ex Direttore di Escola da Cidade, San Paolo, che, con il suo programma educativo, incarna gli obiettivi educativi del Global Award for Sustainable Architecture attraverso un approccio interdisciplinare, influenzato dall’educatore rivoluzionario brasiliano Paulo Freire. Escola da Cidade ha iniziato ad ammettere gli studenti nel 2002. È stata fondata dall’Associação Escola da Cidade – Arquitetura e Urbanismo (AEC), un’associazione di intellettuali, architetti, artisti e tecnici con una struttura operativa non burocratica e una gestione democratica e finanziariamente autonoma, che si è allontanata dalla formazione di soli architetti per concentrarsi sulla redditività nel settore immobiliare.

Klaus K. Loenhart

Direttore di IA&L-Istituto di Architettura e Paesaggistica di Graz, l’eco-innovatore Lorenhart sperimenta e insegna una nuova generazione di architettura bioclimatica per riconcettualizzare l’impegno tra gli ecosistemi planetari viventi e l’attività umana. Secondo lui, il ruolo dell’architetto è quello di progettare edifici ecologici e facilitare processi di co-creazione trasformativa tra agenti ambientali e attività umane.

Per ridurre il consumo energetico e aumentare il benessere, Loenhart esplora con il suo Landlab presso l’Università di Tecnologia di Graz la cocreazione di un’architettura che, di fronte alla deregolamentazione del clima, potrebbe rigenerare la biodiversità e migliorare la salute di tutte le vite attraverso una pratica di progettazione sociale basata sull’ecologia.

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