Il vetro di Murano e la Biennale di Venezia: 1932-1942

Appuntamenti ‘didattici’, di rilevante spessore storico-artistico, che non solo raccontano le tendenze dei maestri d’eccellenza

A cura di Assia Karaguiozova


Le stanze del vetro, all’Isola di San Giorgio Maggiore, a Venezia, offrono un secondo percorso attraverso la storia del vetro di Murano, presente alla Biennale di Venezia, a cura di Marino Barovier, sempre.

Coppe in vetro a murrine opache rifinite alla mola, C. Scarpa, Venini S.A., 1940, collezione Bischofberger, Männendorf-Zurigo; collezione privata, Treviso. Ph. Enrico Fiorese


Il vetro, materia pregiata come forma di espressione

Appuntamenti ‘didattici’, di rilevante spessore storico-artistico, che non solo raccontano le tendenze, le tecniche, le caratteristiche delle Eccellenze dei Maestri d’Eccellenza del Vetro Muranese dell’epoca, bensì riflettono la presenza della Materia pregiata, quale forma d’espressione, alla Biennale di Venezia in quei anni.

Vasi crepuscolo e coppa autunno gemmato, E. Barovier, Ferro Toso-Barovier, 1935-36, collezione L. H. Holtz; collezione Galleria M. Heiremans, Anversa. Ph. Enrico Fiorese

Nel Decennio illustrato possiamo osservare dominante il vetro ‘in pasta’ (ovvero non trasparente), dalle cromie decise, intense, in particolare un rosso corallo / lacca impeccabile – da tenere in considerazione il fatto che è un colore estremamente delicato in cottura; forme corpose, dai dettagli delicati. Appuntamento, dunque, dal ​13 Aprile al 23 Novembre 2025. La Produzione è della Fondazione Giorgio Cini onlus e di Pentagram Stiftung; Catalogo Marsilio Arte.

Ingresso libero.
www.lestanzedelvetro.org

Vetri musivi, G. Bin (M. De Luigi), Salviati & C., 1936, collezioni private, Venezia. Ph. Enrico Fiorese
Vasi in pasta vitrea rosso corallo, N. Martinuzzi, Zecchin Martinuzzi, 1933, collezione G. Alessandri, collezione A. Marcora. Ph. Enrico Fiorese

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