Lo spazio domestico e lo smart working: l’home office è sempre più di attualità
Con l’epidemia di Covid-19, che sta interessando l’Italia in questi giorni, sta tornando decisamente alla ribalta lo smart working. Non ci addentreremo qui nello studio dello smart working, che è un tema complesso che comprende diversi aspetti, ma ci soffermiamo sulla modalità che più interessa in questo momento, il lavoro da casa.
Le nuove tecnologie consentono di affrontare il tema del lavoro in modo diverso, e sono molti i lavori che si possono svolgere dalla propria casa. Anche se in genere sono sufficienti un computer e una connessione internet, e magari una stampante, l’arredamento per home office non è del tutto trascurabile.
Innanzitutto, non si può trascurare che un luogo di lavoro dovrebbe essere un luogo di lavoro. Quindi, in qualche modo, separato dal resto della casa. Se non si può avere un’altra stanza a disposizione, si può usare un paravento o una libreria da centro stanza, come divisorio.
Poi, per l’arredamento dell’home office, serve sicuramente una libreria, o una scaffalatura, per raccogliere i documenti. Come questo mobile, parte del Sistema Modulare di USM Haller, che serve per stivare i documenti e come scrivania, grazie alla ribaltina. O come il mobile con le ante, anch’esso di USM Haller, che diventa un elemento di arredo grazie al colore giallo (nella prima immagine).
Se non c’è davvero spazio, Samu, di Favaretto & Partners per l’azienda cinese Sunon, è l’elemento perfetto per l’home office smart. La Training Chair ospita un laptop, il pouf serve anche come portariviste ed è trasportabile facilmente per un elemento di seduta in più.
Quando lo spazio abbonda, si possono scegliere liberamente gli elementi di arredo, anche per l’home office. Il tavolo Hook di Newform Ufficio, per esempio, è perfetto per lavorare dal living di casa. Progettato da Karim Rashid, ha diversi accessori che aiutano a tenere in ordine lo spazio, piccoli scaffali e portacavi.
Per lo stile scandinavo, o “hygge”, il tavolo Nova Wood di Narbutas è perfetto. Decisamente essenziale, ha una struttura in legno massello naturale, con il piano bianco o nero. Grazie alla semplicità, si adatta facilmente alla prima colazione e all’home office.
Scopri la casa “hygge style”
Leggerissimo di nome e di fatto, il tavolo Pegaso, disegnato da Angelotti & Cardile per Caimi Brevetti, può avere dimensioni più importanti, grazie a un’anima in legno listellare racchiusa tra due lastre di alluminio. Un foglio di resina acrilica bianca completa impanio e i bordi perimetrali. La struttura è in alluminio, lucido o verniciato, per completare un elemento di arredo leggero ed essenziale.
Up&Up è una collezione di tavoli di Quadrifoglio Group, con altezza regolabile e diverse finiture, per coordinassi a qualsiasi arredo domestico. Una soluzione per l’home office anche nel living, grazie alla presenza discreta e non invadente.
Infine, una libreria da parete, con vani chiusi, perfetta per il living, ma che può ospitare anche documenti. Opera, di Riccardo Vincenzetti per Newform, si distingue anche per le finiture in materiali nuovi, come Fenix di Arpa. Fenix, formato da carta impregnata di resina, offre una finitura perfettamente opaca, anti-impronta, riparabile ai micrograffi, quindi ideale per l’interior design.