NOA esplora lo spazio negli headquarters bolzanini di ADDITIVE

Lo spazio del lavoro deve aggiungersi ai punti di forza in fase di reclutamento: questa una delle richieste quando l’azienda ADDITIVE ha affidato a NOA, nel 2023, il compito di progettare l’interior design dei nuovi headquarters a Bolzano.

Cruciale il dialogo tra i fondatori di ADDITIVE e NOA

Il team di progettazione si è confrontato con uno spazio allo stato grezzo di circa 850m² situato al terzo piano di un edificio nella zona fieristica, a breve distanza dagli headquarters diNOA. Fin dall’inizio, il dialogo con i due fondatori di ADDITIVE è stato cruciale per comprendere appieno i valori aziendali, la natura dei servizi offerti e le priorità funzionali richieste.

ADDITIVE, realtà chefornisce supporto ad oltre 450 clienti internazionali nel settore dell’ospitalità con software di marketing automation e strategie di online marketing, riunisce un team multidisciplinare composto da marketer, sviluppatori software, media designer, copywriter, sales manager e altro ancora. L’obiettivo del progetto era intercettare i desideri di questo mix di professionisti e creare spazi che rispondessero alle loro necessità quotidiane, piuttosto che a quelle dei clienti in visita, la maggior parte dei quali interagisce con l’azienda da remoto, in linea con la natura digitale di ADDITIVE.“

Progettare headquarters non destinati alla rappresentanza verso l’esterno ma pensati al 100% per chi li abita è stato un cambio di prospettiva stimolante. Il concept e il programma funzionale riflettono esattamente questo approccio, e raccontano di un’azienda improntata sul digitale, agile e smart,” spiega Mara Jungmann, interior designer.

Galassia di spazi

NOA ha trasformato il grande open space in una sequenza di box differenti per dimensioni, colori e funzioni, che sembrano fluttuare come stringhe di codice in un flusso digitale, connettendosi di volta in volta alla pareti, al pavimento, al soffitto. Queste strutture alludono ai software sviluppati da ADDITIVE, prodotti ad alto grado di personalizzazione, capaci di‘ ancorarsi’ a clienti e contesti diversi.

“Stratificazione di più significati”

“L’idea delle scatole interne ci ha permesso di stratificare più significati: il macro contenitore vuoto si trasforma in un labirinto orientativo che consente libertà di movimento, mantenendo un senso di scoperta continua. A seconda della loro configurazione, le box possono nascondere, evidenziare o alterare gli spazi, ”aggiunge Jungmann. La progettazione si basa su ambienti flessibili e non gerarchizzati: gli uffici non sono suddivisi per dipartimenti, ma organizzati in diverse tipologie di setting lavorativi. Spazi più silenziosi, aree luminose o angoli intimi permettono ai collaboratori di scegliere liberamente dove lavorare in base alle esigenze del momento. All’ingresso, ogni dipendente dispone di un armadietto personale per riporre gli oggetti, mentre il lavoro, completamente digitale, elimina la necessità di storage fisico all’interno degli uffici.

Communal space

Il fulcro progettuale è rappresentato dal communal space, un’area trasversale che si estende da esta ovest, caratterizzata anch’essa da box multifunzionali sospese o ancorate a parete e soffitto. Al centro, si trova la reception: un bancone minimalista in lamiera forata retroilluminata, dove il logo di ADDITIVE, parzialmente nascosto, simboleggia la centralità del prodotto rispetto al brand. Frontalmente, alle spalle di chi entra, una parete attrezzata con gli armadietti dei dipendenti crea un interessante gioco di incastri, grazie alle ante di diverse dimensioni e sensi d’apertura.

Il communal space si snoda tra nicchie aperte e chiuse, zone privat e o pubbliche, trasformando lo spazio in un paesaggio dinamico che offre meeting points, angoli per il relax, aree pranzo, phone booth, una zona caffè e gradonate per momenti di socialità. La presenza di cavi e impianti a vista sul soffitto enfatizza l’estetica tech edinamica del progetto. Sul lato sud-ovest, un giardino indoor di 70 m² ospita una cucina, tavoli e sdraio, creando uno spazio conviviale per le pause pranzo. La zona può essere separata dal resto dell’ambiente tramite una vetrata mobile, offrendo flessibilità di utilizzo.

Materialità e colore

Il colore predominante del progetto è il blu, in varie gradazioni desaturate, accostato a toni beige per creare contrasti raffinati, in una palette ispirata alla corporate identity di ADDITIVE. “Abbiamo voluto esaltare ogni spazio con materiali distintivi, mantenendo un’estetica coerente con il mondo digitale: solida, tech, razionale. Quindi via libera alla ceramica posata come se le mattonelle fossero dei bit digitali, agli specchi, alla lamiera forata, al vetro strutturato – ”spiega Niccolò Panzani.

L’illuminazione svolge un ruolo fondamentale nel progetto: per garantire il massimo comfort, ogni postazione di lavoro è equipaggiata con una lampada autonoma, che si adatta alle diverse esigenze lavorative. Nel communal space, le strisce LED non solo illuminano i percorsi, ma segnalano anche, tramite codici luminosi, i successi portati a termine dal team, conferendo alla luce un valore simbolico. Allo stesso modo, numerosi schermi distribuiti in tutto l’ufficio forniscono un flusso continuo di informazioni aggiornate su ADDITIVE, a disposizione di tutti i collaboratori.Le numerose piante in vaso aggiungono calore e benessere all’atmosfera. Gli headquarters ospitano 70 postazioni di lavoro, dotate di scrivanie regolabili in altezza, suddivise in 7 ambienti e 4 sale meeting. “Con ADDITIVE, siamo partiti da una scatola vuota, trasformandola in una galassia di opportunità. Ogni collaboratore può sentirsi protagonista, scegliendo liberamente il proprio spazio all’interno di questa architettura flessibile,” conclude Mara Jungmann.

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