Marjan van Aubel: “Saremo sempre più guidati dalla luce”

L’intervista a una delle protagoniste del primo Euroluce International Lighting Forum del Salone del
Mobile.Milano

a cura di Assia Karaguiozova

Cosa si aspetta dal Primo Euroluce International Lighting Forum del Salone del
Mobile.Milano?


Spero di entrare in contatto con persone affini e di ispirare la lighting community. Il Lighting Forum vi porta insieme molte persone ed aziende interessanti, da ogni parte del Mondo, che condividono la passione per l’illuminazione. Per me è l’evento dell’anno. La gente viene non solo per vedere cosa succede nell’industria oggi, bensì per discutere e per dare forma insieme al futuro dell’illuminazione. È occasione unica per esplorare sia le tendenze attuali, sia quelle future! Il mio obiettivo è sollevare la consapevolezza del futuro del lighting design, in particolare come possiamo integrare l’energia solare sin dal principio del processo progettuale. Voglio esplorare le modalità con cui l’energia solare può essere integrata nelle soluzioni di illuminazione, in modo tale da promuovere un approccio all’illuminazione più sostenibile e lungimirante / volto al futuro.

Marjan van Aubel

Quali caratteristiche indispensabili [conditio sine qua non] deve necessariamente avere la LUCE ARTIFICIALE / l’ILLUMINAZIONE del futuro?


La LUCE è già parte cruciale del nostro ambiente, ma il suo ruolo continuerà a crescere. Penso che saremo sempre di più guidati dalla LUCE. Intendo non solo in senso funzionale, ma attraverso il colore, le esperienze sensoriali e le connessioni emozionali. La tecnologia sta avanzando velocemente ed è importante focalizzare sugli aspetti più umani ed emozionali, anche del lighting design. Dobbiamo, inoltre, tenere conto delle condizioni ambientali. Per esempio, la luce può diventare più adattiva, in risposta al comportamento umano e non. Questo approccio ci permetterebbe di utilizzare l’energia in modo più efficiente, facendo sì che l’illuminazione diventi più ‘intelligente’ e più armonica con la natura.

Quale suo Prodotto / Progetto considerebb Timeless / Senza Tempo e per quale motivo?


Non sono certa si possa avere un design del tutto senza tempo, perché il design rispecchia
sempre il tempo in cui viene creato. Per esempio, se consideriamo una luce disegnata cent’anni fa, che funzionava con la tecnologia di allora, riconosciamo immediatamente che apparteneva a quell’epoca. Quindi, se luci progettiamo, dobbiamo tenere conto che si devono rivolgere al tempo in cui ci troviamo e a quello, verso il quale siamo diretti. In questo senso, guardando ai futuri sviluppi, la luce può diventare più ‘indipendente’, soprattutto quando imbriglia l’energia dall’ambiente, come potenza solare. Passa alle tecnologie naturali e si allinea con i nostri sensi. Ecco perché penso che il progetto ‘Sunne’ ne sia l’esempio perfetto. È una luce, caricata ad energia solare, che usa questa tecnologia in modo molto naturale. Quando il sole tramonta, la luce si accende, integrando questi ritmi naturali nel suo design. Quindi, lo stesso ragionamento può essere applicato a ‘Sunne’ – riflette sempre il tempo in cui è stata creata.
Se guardiamo indietro tra cent’anni, credo che riconosceremmo ‘Sunne’ come prodotto, di questo tempo.

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