Alcova Milano 2026

Alcova Milano 2026 trasforma due luoghi segreti in palcoscenici del design

Dal 20 al 26 aprile 2026, Alcova Milano 2026 apre l’Ospedale Militare di Baggio e la Villa Pestarini di Franco Albini, dando vita a un dialogo unico tra patrimonio architettonico, memoria urbana e sperimentazione contemporanea

A pochi giorni dall’apertura della terza edizione di Alcova Miami, arrivano già le prime informazioni ufficiali su Alcova Milano 2026, in programma dal 20 al 26 aprile 2026. L’undicesima edizione sceglie due luoghi straordinari che raccontano, ciascuno con un linguaggio diverso, l’identità più profonda della città: l’Ospedale Militare di Baggio e Villa Pestarini, capolavoro firmato Franco Albini.

Due spazi carichi di storia, oggi pronti a trasformarsi in ambienti di ricerca, sperimentazione e visione progettuale.

Alcova Milano 2026

L’Ospedale Militare di Baggio: memoria, natura e architettura in dialogo

Alcova Milano 2026 ritorna all’interno dell’Ospedale Militare di Baggio, vasto complesso immerso nel verde del quartiere Primaticcio, progettato nel periodo post-bellico. Già visitato durante Alcova 2021-2022, il sito si apre ora in una nuova veste grazie all’accesso a ambienti inediti e finora inaccessibili .

Spiccano una chiesa con l’ex rettorato e un archivio storico, che permettono di leggere la stratificazione del luogo e il suo legame con la memoria collettiva. L’evoluzione del complesso intreccia architettura e paesaggio in un ecosistema fluido, dove il confine tra naturale e artificiale si dissolve e lascia spazio a nuove interpretazioni.

Alcova Milano 2026

Villa Pestarini di Franco Albini apre al pubblico per la prima volta

Inoltre, a pochi chilometri di distanza, Alcova Milano 2026 apre in via eccezionale al pubblico Villa Pestarini, unica villa progettata a Milano da Franco Albini tra il 1938 e il 1939. Un’icona assoluta del razionalismo italiano, finora rimasta residenza privata.

La geometria rigorosa, il volume bianco puro, le facciate in vetrocemento e le grandi vetrate sul giardino restituiscono un’architettura sospesa nel tempo. Gli interni conservano elementi distintivi della poetica di Albini: la scala sospesa in marmo, le partizioni scorrevoli, gli arredi su misura. Un equilibrio perfetto tra disciplina e poesia, che rappresenta una delle espressioni più autentiche del suo pensiero progettuale.

Alcova Milano 2026

Alcova Milano 2026 come piattaforma di sperimentazione e visioni future

In questo dialogo tra conservazione e reinvenzione, Alcova Milano 2026 si prepara ad accogliere designer, studi, aziende e istituzioni internazionali, costruendo un vero e proprio microcosmo temporaneo dedicato alla cultura del progetto.

L’evento si conferma un terreno fertile per la sperimentazione, un laboratorio diffuso in cui spazio, materia e narrazione si incontrano per ridefinire il modo di abitare e immaginare il futuro. Alcova Milano 2026 si afferma così come uno dei momenti più attesi nel panorama internazionale del design, capace di valorizzare luoghi dimenticati e trasformarli in scenari di nuove estetiche.

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