A’Design Award & Competition: al via l’edizione 2019-2020
100 categorie rappresentative di altrettanti settori di design e architettura, raggruppate in 6 macro-sezioni; 2.437 premi, assegnati a vincitori provenienti da 106 Paesi, nell’edizione 2018/2019. Questi sono solo alcuni dei numeri di A’ Design Award & Competition, uno dei più interessanti concorsi internazionali di design e architettura.
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I premi sono assegnati ai migliori prodotti delle sezioni Good Industrial Design Award, Good Architecture Design Award, Good Product Design Award, Good Communication Design Award, Good Service Design Award, Good Fashion Design Award.
Una giuria internazionale
La giuria è formata da oltre 200 esperti, selezionati tra i professionisti top del settore in tutto il mondo. Tra le figure, provenienti da tutto il mondo, si contano docenti universitari, direttori di dipartimenti di ricerca di fama mondiale, giornalisti di grande esperienza e architetti e designer.
I premi e i vantaggi della partecipazione
A’Design Award, diviso nelle categorie Platinum, Golden, Silver, Bronze, e A’Design Award, premia i migliori tra progetti finiti, prototipi, concept di progetto; i vincitori ricevono un attestato, un trofeo e un invito alla cena di gala durante cui si tiene la premiazione. Inoltre, i prodotti realizzati vengono esposti in una mostra e pubblicati nell’Annual Yearbook, il volume che raccoglie tutti i progetti e che viene inviato alla stampa di settore. La campagna di diffusione dei progetti vincitori comprende l’invio di cartelle stampa via DesignPRWire e un’intervista nel Design Magazine, oltre naturalmente a un’ampia diffusione nelle principali riviste e siti di settore. Altri vantaggi della partecipazione sono visibili qui.
L’iscrizione è molto semplice: a questo link, ci si può iscrivere e si possono avere tutte le informazioni
In attesa dei nuovi premi dell’edizione 2019/2020, ecco una panoramica di 20 vincitori dal 2018/2019, nelle categorie Good Industrial Design Award e Good Architecture Design Award.
Alcuni vincitori nella categoria Furniture, Decorative items and Homeware design
Português Roots Lounge Chair, progetto Alexandre Caldas per AROUNDtheTREE
Sedia in noce americano con sedile e schienale imbottiti. Le gambe, che sembrano “stirate”, sono un’ideale continuazione della schienale ed esprimono la possibilità offerta dal legno, lavorato con una macchina CNC.
Brasilia Chair, progetto Rodrigo Schee
Una sedia basata sulla semplicità, e sulle proprietà del legno. Ispirata dalla tradizione del design brasiliano, si distingue per le gentile curvatura di schienale e sedile, che la rendono ergonomica senza forzature né meccanismi.
Niwa Chair, progetto Robby Cantarutti
Collezione di sedie outdoor in alluminio pressofuso ed estruso. Caratterizzata dalla semplicità del disegno, è disponibile anche in versione con cuscino.
Flow Chair, progetto Alexander Diaz Andersson per Atra
Poltrona dallo stile industriale, con struttura in metallo tinto nero e cuscini imbottiti e rivestiti in pelle, appoggiata su sedile e schienale semplicemente, come un’imbragatura.
Vello Bar Cart, progetto Fabricio Ronca, foto Saccaro
Carrello bar in legno e tubolare metallico, con piano rivestito in ecopelle. Ispirato ai classici del design brasiliano, ha un disegno semplice ed essenziale, che si integra con qualsiasi arredamento.
Molt Chair, progetto Taylor Cheng
La sedia Molt reinterpreta la tradizione cinese in chiave contemporanea. Ispirata dalla cultura Ming, si basa sulla ricerca di armonia del design, ricreando forme che ricordano le forme organiche esistenti in natura.
Grid Table, progetto Mian Wei
Tavolo con basamento scultoreo, ispirato dalle strutture lignee costruttive usate in Cina (Dou Gong). La griglia strutturale che forma il basamento del piano è una reinterpretazione della griglia strutturale in legno, che sostiene e distribuisce i carichi nella costruzione degli edifici.
Lunule Chair, progetto Arsalan Ghadimi
In apparenza una comune sedia imbottita, Lunule chair è uno studio sulla postura e sull’ergonomia. La particolare forma e imbottitura, infatti, consentono di stare seduti anche a gambe incrociate, come ci si siederebbe sul pavimento. Il risultato è una sedia ergonomica, che consente di stare seduti anche per lungo tempo senza sentire stanchezza da postura errata.
Vivika Bench, progetto Patricia Anastassadis, foto Salvador Cordaro
Panca ispirata ai classici del design brasiliano, in legno, con cuscino rivestito in pelle scamosciata, rimovibile grazie a una barra che la tiene ferma con il suo peso.
Move Place table, progetto Anastasia Gavrilova e Rafael Gaynullin, foto Stepan Kamorny
Tavolo portatile, con gambe in metallo, piani di forme irregolari in policarbonato, e ruote in silicone. Il tavolo si ripiega e si trasporta grazie a un’impugnatura a maniglia. Una borsa in tessuto permette di portare laptop e documenti vari.
Deskware Item, progetto Bonghyun Lee, foto Bonghyun Lee e Inkyu Oh
Scrivania completa di accessori in noce e rovere sbiancato. Gli accessori in PLA (acido polilattico) sono stampati in 3D, e possono essere posizionati ovunque, per diverse configurazioni.
Alcuni vincitori della sezione Good Architecture Design Award
Villa AT House, progetto Saunders Architecture, foto Bent René Synnevåg
Situata sulla costa della Norvegia, la Villa AT affaccia sul mare, a cui si arriva attraverso una scala in pietra, digradante dolcemente. Tutto il progetto si basa sull’integrazione con il paesaggio circostante; pannelli di legno rivestono la facciata, come le case tradizionali norvegesi.
One year Project, progetto Kotaro Anzai
One year Project è il nome dato a una casa che ha richiesto un anno per la costruzione, dal novembre 2015 a dicembre 2016. È una casa per il weekend che si trova a Inawashiro, Fukushima (Giappone), e che prevede stagione estiva e invernale. La costruzione a palafitta consente di usare lo spazio sottostante per stare all’aperto quando piove; il ponte che connette le due arre notte e giorno, consente di mantenere sempre il contatto con la natura.
Grabowski House, progetto Miguel Pinto Guimarães, foto Leonardo Finotti
Obiettivo principale di questo progetto, a Itaipava, sulle montagne prospicienti Rio de Janeiro, Brasile, era di integrarsi completamente nel paesaggio. Obiettivo raggiunto, grazie a un porticato lungo 20 metri, senza pilastri. Il giardino, parte fondamentale del progetto, acquista ancora più importanza grazie a un’installazione site specific dell’artista brasiliano Ernesto Neto.
Villa Extension of Identity, progetto Tarek Ibrahim, foto Bahaa Al Ghoussieny
Addizione a una villa costruita nel 1952, che ha subito diversi interventi negli anni. La nuova costruzione ha aggiunto circa 50 metri quadrati alla superficie esistente, che oggi conta 52 mq al piano terreno e 88 al primo piano. Il nuovo edificio impiega materiali contemporanei come acciaio e legno, pur conservando l’identità originaria.
Nascimento Chapel, progetto di Miguel Pinto Guimarães, foto Leonardo Finotti
Nascimento Chapel sorge su una proprietà privata, a Rio de Janeiro, in Brasile. Archi rettangolari di metallo scandiscono lo spazio e funzionano come frangisole, per riparare lo spazio per la preghiera. Costruzione e natura si integrano, con un ponte che supera uno stagno e conduce a un piccolo edificio di cristallo, il luogo di preghiera.
Casa Ojala, progetto Beatrice Bonzanigo
Casa sostenibile ad alta flessibilità, con due camere da letto, un soggiorno con angolo cottura, un bagno e un terrazzo, tutto in 27 mq. È estremamente flessibile: ogni ambiente può trasformarsi nell’altro, grazie a pareti scorrevoli in Wood-Skin e tessuto. Casa Ojalà è dotata anche di fossa biologica, sistema di raccolta di acqua piovana e può essere dotata di impianto per energia solare. Casa Ojalà è stata presentata alla Milano Design Week 2019.
Feliz Villa Suite, progetto Nakahara Norito, foto Nacasa and partners
Feliz Villa Suite è una villa perfettamente integrata nel paesaggio circostante. Situata a Okinawa (Giappone), è rivestita con tavole di legno di noce riciclato, e circondata da pietra naturale, che riveste anche la piscina a sfioro, adiacente a una vasca idromassaggio. Lo spazio all’aperto è completato da barbecue.
The endless stay, progetto Tsung Ju Lu e Huang Wei Chen
Un resort nelle montagne intorno a Jiangxi, in Cina, comprende 24 appartamenti per ospitare fino a 120 persone. Silenzio, natura e cascate hanno ispirato il progetto, che si integra nel paesaggio circostante. Fatta eccezione per l’alluminio dei serramenti, la costruzione impiega solo materiali locali, nel rispetto dell’ambiente.
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