MuDeFri, Museo del Design Diffuso del Friuli Venezia Giulia, fa un censimento delle designer donne di origine friulana
È dal passato che bisogna partire per compilare una lista che sia abbastanza completa, è dalla ricerca di figure come Gae Aulenti, Monica Graffeo, Neera Gatti o Trudi Mueller Patriarca, che bisogna cominciare a indagare per comprendere il ruolo di queste straordinarie donne nell’ambito del design italiano. Ed è questo che sta facendo il MuDeFri, il Museo del Design Diffuso del Friuli Venezia Giulia, alla ricerca del design al femminile.
Un percorso iniziato dalla Triennale di Milano nel 2016, con la rassegna “Women in Italian Design” che comprendeva nomi come Cristina Celestino, Paola Paronetto, Anna Aurora Lombardi, ma che il MuDeFri, il Museo del Design Diffuso del Friuli-Venezia Giulia desidera ampliare e valorizzare.,
Il Friuli e il design al femminile
Sono 55 le donne designer a cui ha dato i natali il Friuli Venezia Giulia, che sono state censite fino a oggi. Tra tutte, spicca la pioniera goriziana Elvira Luisa Morassi, classe 1903, che, a Milano dopo la laurea in architettura, nel 1923 collabora con Gio Ponti, e dopo una breve pausa a Parigi ritorna a Gorizia impegnandosi nella progettazione.
Neera Gatti nasce a Trieste nel 1906, dopo essersi formata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1948 a Venezia fonda la propria azienda Gatti Neera Ceramiche con annessa la bottega/scuola.
Donne controcorrente, combattive, camaleontiche, spregiudicate e creative, appassionate e inventrici. [Text Isabelle Fournier]
Nell’immagine in evidenza, Cristina Celestino, designer friulana di successo.
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