#Designgoeson: Designdiffusion.com ha parlato con Daniele Mazzon, Direttore generale di Cristina Rubinetterie, dell’importanza della comunicazione per superare l’emergenza
Come vi siete organizzati, per superare l’emergenza sanitaria Covid-19?
Ancora prima che uscisse il decreto della Presidenza del Consiglio, in azienda noi ci eravamo già preparati per chiudere. Quindi, abbiamo messo a punto le ultime spedizioni, e dal 24 marzo abbiamo sospeso la produzione. Gli uffici che possono farlo, però, continuano a lavorare in smart working. Abbiamo fornito ai nostri dipendenti che svolgono attività necessarie, un pc portatile e uno smartphone, e così alcune attività, tra cui marketing e comunicazione, che sono essenziali, possono operare da remoto. L’ufficio commerciale, invece, lavora a distanza già da tempo, quindi ha semplicemente continuato a lavorare come lavorava prima. La parte commerciale, sostanzialmente, non potrà mai fermarsi, in quanto il fermo da Covid-19 sta procedendo a macchia di leopardo, e ci sono Paesi, come la Cina, la Corea, l’Estrema Oriente in generale, dove si sta già lavorando regolarmente, dopo la sosta forzata.
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Quali conseguenze avrà, questo stop imprevisto, sul made in Italy dell’arredamento e sul settore in generale?
Non è facile prevedere quale impatto avrà questo fermo mondiale. Innanzitutto, dipenderà dalla durata: due mesi avranno un effetto, mentre se durasse per quattro mesi, l’effetto sarebbe molto diverso. Certamente, anche solo due mesi potrebbero avere un impatto disastroso, sulla nostra industria. Per questo, io confido in una forte risposta governativa, che metta in campo provvedimenti per aiutare le piccole e medie imprese. Le imprese più piccole avranno un grande bisogno di aiuto, e sarà necessario sostenerle con misure energiche, affinché non soccombano alla crisi economica che seguirà l’emergenza sanitaria.
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L’emergenza sanitaria e la comunicazione
Quali sono gli strumenti più adeguati per colmare quest’assenza temporanea di mezzi di comunicazione fisica (fiere, presentazioni, meeting)?
Nel 2020, si presenteranno due ordini di problemi. Il primo è che non ci sarà il Salone del Mobile di Milano. L’altro, e comunque collegato, è che per qualche mese saranno fortemente limitati gli spostamenti, sia domestici sia internazionali. Dal punto di vista strettamente commerciale, la mancanza del Salone del Mobile e del Salone del Bagno potrebbe non essere così grave, dipende da quanto saremo capaci di essere vicini ai clienti, questo vale per sia per Cristina Rubinetterie, sia per tutte le altre aziende.
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Dal punto di vista della comunicazione, sarà invece necessario adottare strategie diverse, e magari inventarsi qualcosa di nuovo. I social media e le nuove tecnologie sicuramente aiuteranno a mantenere i rapporti con i clienti. Per quanto riguarda le presentazioni delle novità di prodotto, o del nuovo catalogo, i mezzi di comunicazione contemporanei rappresentano un grosso aiuto.
La comunicazione:il ruolo delle fiere
Non sono invece così convinto che si possa fare a meno delle fiere, perlomeno per la funzione di incontro con clienti e potenziali clienti. La fiera è il luogo ideale per parlare con le persone, per scambiare opinioni con gli agenti, e anche per vederli tutti insieme, contemporaneamente. Inoltre, anche se è sicuramente possibile presentare un prodotto a distanza, a un certo punto diventa necessario toccarlo con mano, e il luogo ideale è la fiera.
Se il Salone del Mobile, quindi il Salone del Bagno, non ci saranno, ci auguriamo comunque che si tenga Cersaie. Il pubblico della rassegna di Bologna è molto diverso da quello di Milano, ed è una fiera importante, a cui noi partecipiamo da anni. In ogni caso, facciamo di necessità virtù, e cercheremo di impiegare al meglio anche le opportunità che offrono le nuove tecnologie.
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