CSIL-Centro Studi Industria Leggera ha presentato il Word Furniture Outlook 2021, con la situazione del mercato dell’arredamento per il 2022
Secondo CSIL, l’industria dell’arredamento, tra il 2000 e il 2021, ha raddoppiato il suo volume, raggiungendo un volume mondiale di circa 500 milioni di dollari, che saranno superati nel 2022. La pandemia ha avuto un effetto molto limitato sul mercato dell’arredamento, probabilmente dovuto al fatto che la casa ha avuto un ruolo di primo piano, in questo lungo periodo. La lunga permanenza forzata nelle nostre residenze ha spinto le vendite di mobili, e questo ha consentito a tutto il comparto di recuperare e tornare ai livelli pre-Covid molto velocemente.
Di tutta la produzione mondiale di mobili, oltre un terzo è destinata all’export. Negli ultimi vent’anni, l’export è cresciuto alla stessa velocità della produzione, e anche l’import continua a crescere. Il commercio internazionale di mobili è tornato a crescere a doppia cifra, nel 2021.
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Il mercato dell’arredamento nel 2022: gli imbottiti
Nel settore degli imbottiti, la crescita più robusta si registra in Asia e in Nord-America, da dieci anni a questa parte. La parte del leone appartiene, come sempre, all’Asia Pacifico, seguita da Nord-America ed Europa. I mercati più vivaci e importanti per gli imbottiti sono quelli in cui una solida produzione nazionale si affianca a un import piuttosto sostenuto. I maggiori importatori sono gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, il Regno Unito e il Canada. Le forniture principali per gli Stati Uniti arrivano dalla Cina, in calo a favore del Vietnam; la Germania si approvvigiona stabilmente da Polonia, Cina e Olanda. La Francia, il Regno Unito e il Canada hanno come fonte primaria la Cina; la Francia e il Regno Unito sono importatori di imbottiti italiani, anche se la quota italiana è in calo.
Per quanto riguarda i trend, gli imbottiti vedono una richiesta sempre più ampia di prodotti sostenibili, e di prodotti “intelligenti”, che sappiano inventare nuove funzioni. Il consumatore è al centro, e chiede sempre più personalizzazione; infine, dopo la lunga permanenza forzata a casa degli ultimi tempi, il comfort è tornato al primo posto tra le esigenze dei consumatori.
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Il mercato delle cucine
Il mercato globale delle cucine sta conoscendo un trend positivo, e si prevede in aumento del 12% nel 2021, una crescita concentrata soprattutto in Asia Pacifico. Tra il 2010 e il 2020, i maggiori esportatori di cucine sono Germania, Italia, Cina, Malaysia, Vietnam e Canada; i maggiori importatori di cucine, invece, sono Stati Uniti, Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Norvegia e Malaysia.
L’ufficio cresce con l’home office
Sempre in ascesa sono anche gli arredi per home office, nomadi e flessibili. Anzi, la richiesta per questi tipi di arredi per riorganizzare lo spazio domestico è decisamente in espansione. Accanto alla richiesta di arredamento, aumenta anche la richiesta di tecnologie per avere spazi domestici sempre più attrezzatili come spazi di lavoro. Infatti, tra i prodotti per ufficio più venduti, si contano le sedie girevoli, i tavoli per home office, e i tavoli con altezza regolabile.
Scopri l’arredamento per l’home office
Per il 2022, dunque, si prevede una crescita globale (100 Paesi) del mercato dell’arredamento, del 4% circa. Tra i grandi mercati (oltre 5 miliardi di dollari di consumo di mobili), i Paesi che dovrebbero avere un maggiore rimbalzo nella crescita del consumo di arredamento sono i Paesi europei e asiatici.