Green House Silent Disco: il padiglione della Polonia alla Triennale di Milano 2022 è una serra tecnologica per capire il mistero della natura
Il Padiglione Polonia alla 23esima Triennale di Milano, che si tiene dal 15 luglio all’11 dicembre 2022, parte dal tema principale della mostra, “Unknown Unknowns”, e lo sviluppa attorno allo studio della natura. L’installazione, infatti, è progettata per decifrare il silenzioso linguaggio della vegetazione arborea, ed entrare in contatto con l’intelligenza parallela di questo mondo complesso.
Greenhouse Silent Disco – questo il nome dell’installazione – è una serra del futuro popolata da una fitta vegetazione e dotata di sensori digitali. I sensori captano le reazioni delle piante ai diversi stimoli, come la presenza delle persone o il variare delle condizioni atmosferiche esterne, e le trasformano in luci LED e suoni.
Scopri la 23esima Triennale di Milano, dal 15 luglio all’11 dicembre 2022
I curatori dell’esposizione, Małgorzata Devosges-Cuber e Michał Duda, hanno unito l’approccio sensuale e corporeo alla natura con le tecnologie contemporanee. L’ispirazione arriva dalla ricerca del fisiologo vegetale Hazem Kalaji, docente alla Facoltà di Agricoltura e Biologia della SGGW di Varsavia, e dal suo sistema #iPlant. All’interno dell’installazione, le piante comunicano con il sistema attraverso la luce che ricevono in eccesso e che non utilizzano nei normali processi di fotosintesi. In questo modo è possibile decifrare le loro esigenze secondo parametri antropocentrici che possiamo cogliere e interpretare.
La Triennale e le stagioni che cambiano
“La serra del futuro è come una discoteca. Le luci LED variano dal blu, al rosso al bianco, a seconda delle necessità delle piante; se all’esterno della serra piove o è nuvoloso, per esempio, cambiano colore”, spiega il professor Hazem Kalaji, che ha curato la supervisione scientifica dell’esposizione. L’installazione è progettata da Barbara Nawrocka e Dominika Wilczyńska dello studio di architettura Miastopracownia; la grafica è a cura di Nicola Cholewa, con la collaborazione di Magdalena Heliasz. La struttura dell’installazione è in legno, ispirata ai frattali naturali. Superfici in vetro riflettente moltiplicano all’infinito la presenza delle piante, che sono in vasi di terracotta realizzati a mano da artisti contemporanei.
L’atmosfera immersiva avvolge completamente in visitatori, che si trovano in mezzo alle piante e al loro linguaggio luminoso e sonoro. L’installazione è viva e in mutamento, dunque cambia con il crescere delle piante e l’avvicendarsi delle stagioni, che cambieranno tra il 15 luglio e l’11 dicembre 2022, le date di inizio e fine della mostra.