L&L Luce&Light illumina il Monumento alla Patria di Zagabria, opera commemorativa e nuova meta urbanistica realizzata dallo studio croato Nenad Fabijanić
Il Monumento alla Patria di Zagabria, realizzato di recente dallo studio di architettura croato Nenad Fabijanić, ha un forte valore simbolico per il popolo croato. Costruito antistante l’auditorium Vatroslav Lisinski Concert Hall, infatti, dà vita a un nuovo spazio urbano che custodisce la storia e le memorie del Paese.
Il progetto
Il Monumento alla Patria di Zagabria si compone di tre elementi dall’elevata valenza simbolica per il popolo croato : il Portale, il Muro della Luce e l’Altare. Il primo cita architettonicamente le porte delle città e gli archi di trionfo; il secondo, invece, omaggia un’antica costruzione in mattoni dedicata sempre ai caduti per la patria, rivisitata in chiave più moderna con l’utilizzo del vetro. La parete, leggera e impalpabile, poggia su uno specchio d’acqua in grado di riflettere il paesaggio circostante. L’Altare, infine, è un monumento di pietra che reca la fiamma eterna a completamento della simbologia della nazione.
L&L Luce&Light illumina il Monumento alla Patria di Zagabria
Per illuminare l’intera costruzione, gli studi di lighting design Ortoforma e Telektra hanno scelto gli apparecchi luminosi di L&L Luce&Light. Una luce sensibile ma dal forte potere evocativo accarezza le superfici dell’imponente Portale, grazie alla serie di profili lineari Neva 1.2, 3000K, 63W, con ottica larga 45° e nido d’ape che, installati nella sezione orizzontale della struttura, permettono di illuminare uniformemente anche la pavimentazione sottostante.
Gli effetti scenografici del Muro di Luce sono generati dalla luce proveniente dagli incassi a immersione Bright 1.6 316L, 3000K, con ottica diffusa, posizionati alla base del muro di vetro: la luce si miscela all’acqua nebulizzata e le dà consistenza, assicurando risvolti visivi di grande impatto. Tutt’attorno, una serie di segnapassi in acciaio inox AISI 316L Rondò 3.2 segnalano con una biemissione radiale l’intero perimetro del complesso monumentale, delimitandone lo spazio.
Foto Miljenko Hegedić