Tradizioni rivisitate, mondi virtuali, tecnologie umanizzate, scelte inclusive, questo e molto altro al Superdesign Show, l’evento iconico di Superstudio durante la Design Week 2024
Con la partecipazione di 11 nazioni, il coinvolgimento di 3 continenti, l’adesione di oltre 80 aziende e la presentazione di quasi 40 progetti all’avanguardia, Superdesign Show si propone anche quest’anno come punto di incontro per designer, aziende e appassionati, pronti a esplorare le ultime tendenze e le visioni future del design.
“Thinking different!”: il tema dell’anno
Il tema di questa nuova edizione di Superdesign Show, dal 16 al 21 aprile, è “THINKING DIFFERENT – everything, everywhere, everyone”, e mette in scena negli spazi di Superstudio Più, in via Tortona 27 a Milano, il meglio del design internazionale estendendo il suo raggio d’azione anche ad ambiti inusuali oltre che a nuovi scenari domestici, urbani e sociali.
L’audace tema di quest’anno guida Giulio Cappellini, art director dell’evento, nella scelta di un colore inedito per le pareti del Superdesign Show. Un insolito verde brillante che parla di natura, pace, serenità e mette allegria. Nel presunto dizionario del Pensiero Diverso, si inseriscono le parole chiave scritte sulle pareti allestitive dell’evento che accompagnano il visitatore in un percorso alla scoperta di idee audaci. Dietro ogni parola un progetto di design. Dietro ogni progetto la genialità umana, che nessuna A.I. può sostituire. Superdesign Show non porta però l’accento solo su singole parole, ma anche su uno stimolante interrogativo introduttivo: “Why Not?” che la mostra del graphic artist Daniele Cima sottolinea e amplifica.
La centralità dell’Asia al Superdesign Show
Il numero di paesi asiatici presenti al Superdesign Show aumenta sempre di più, costituendo anche quest’anno un nucleo forte e ricco di stimoli. Tokyo afferma la propria identità culturale con il TOKYO CREATIVE SALON, che mira a consacrare la città come epicentro mondiale della creatività, mentre Slow Hand Design Thailand by DITP punta i riflettori sull’incantevole cultura thailandese. Il viaggio alla scoperta di questo continente continua fino alla Cina con la proposta degli elementi di arredo di Grado Design.
Facendo pieno uso delle tecniche tradizionali e di quelle acquisite attraverso la ricerca, sono molte le aziende giapponesi che portano al Superdesign Show il frutto di questa evoluzione. È ciò che avviene nei 100 tipi di nero creati da Kawashima Selkon Textiles, che affonda le sue radici nell’industria dei kimono di Nishijin, Kyoto. Esempio lampante di questa evoluzione creativa è rappresentata anche dal progetto di Tokyo Company che mette a confronto le proposte architettoniche di tre diverse generazioni.
Le tecnologie avanzate Web3 offerte dai software di FORUM8, invece, permettono a tutti di progettare qualsiasi cosa, ovunque e con un approccio differente dimostrandosi un utile alleato. George P. Johnson Japan/Yutaka invitano con una scultura antropomorfa a essere pensatori, a considerare la realtà da diversi punti di vista e a non lasciarsi sopraffare dall’abbondanza di informazioni che circolano.
Meliordesign presenta soluzioni in grado di combattere lo spreco di acqua risparmiando il 95% nel lavaggio, e il Vietnam Pavillon, nuovo arrivato, presenta nuovi progetti in bambù, materiale ecosostenibile. LEXUS, con due installazioni spiazzanti, pone l’attenzione sulla mobilità elettrica. Il progetto di Japan Tobacco inc. invita i visitatori a prendere una pausa e a rilassarsi attraverso cuscini “umanizzati”. Si resta sempre in Giappone con Teaste it che porta all’interno degli spazi di Superstudio Più, nella Tea Room, l’autentico rito del tè.
La tecnologia, tra reale e virtuale
Le nuove dimensioni della creatività rivelano l’inesauribile potenziale dell’ingegno umano che trova nella tecnologia non un limite, ma un amplificatore della propria capacità inventiva. Nei tre Virtual Point creati dalla divisione Superstudio Digital, i visitatori potranno vivere un’esperienza diffusa in un universo digitale dove ologrammi, metaverso, avatar, intelligenza artificiale ed esperienze immersive diventano gli assoluti protagonisti.
L’anima digital di Superstudio è anche dietro il progetto SURTECO in cui spazi bianchi si trasformano in ambienti vividi attraverso la realtà virtuale. HABITS DESIGN mette in scena un futuro prossimo in cui la tecnologia ha acquisito un’intelligenza emotiva e sensibile, quasi umana. Oggetti comuni come lampade e appendiabiti vengono trasformati in entità reattive agli stimoli dell’ambiente circostante. Ma questo non è l’unico esempio di come regno digitale e fisico dialogano. PIXOM, infatti, trova il modo di fondere materiali sostenibili, design generativo, intelligenza artificiale e stampa 3D con la robotica.
Lo sguardo differente della Generazione Z
La Generazione Z, adotta un dialogo costruttivo e un’azione congiunta per affrontare le sfide globali. Così gli studenti visionari della Jönköping University reimmaginano un classico del design svedese, la sedia con schienale a stecche, mentre l’Istituto Marangoni Milano•The School of Design propone elementi d’arredo per un’ipotetica estensione del brand Cappellini dedicata ai “digitarians” della Gen Z.
Il pianeta al primo posto
Nel contesto di un’economia circolare, mirata all’efficienza energetica e al massimo utilizzo delle risorse, i concetti di riciclo e rigenerazione aprono orizzonti promettenti. Numerosi sono i progetti che portano al Superdesign Show il tema della sostenibilità, a partire dalla scelta degli arredi di The Good Plastic Company per l’infopoint e l’installazione da loro realizzata con StudioXAG. Un’azienda che insegna come anche la tanto criticata plastica possa rinascere e diventare protagonista nell’arredamento.
I materiali naturali si distinguono per autenticità, mostrando le loro imperfezioni e narrando la loro esclusività. L’installazione di PNA-Pietra Naturale Autentica celebra questo legame intrinseco tra umanità e natura, mentre LAPILLI con FoodDesignStories trasforma la pietra lavica in linee di rivestimenti e arredi eleganti e raffinati, esaltando il connubio tra bellezza naturale e design. NichelcromLab dialoga con la natura e lo fa attraverso le superfici specchianti dell’acciaio inox che riflettono il verde di una vera foresta, una installazione site specific dello scultore Michele D’Agostino.
Non solo elementi naturali, ma anche realizzati dall’uomo nel completo rispetto dell’ambiente. È ciò che accade nella collettiva di Materially che pone al centro l’approfondimento e la trasformazione di materiali che definiscono il presente e segnano la strada del futuro con la presenza dei progetti di numerose aziende.
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Home Now
La casa si trasforma in un’oasi su misura per le esigenze e i desideri contemporanei con le atmosfere inusuali ricreate da MURALS WALLCOVERINGS attraverso il loro approccio originale, ma anche grazie ai morbidi cuscini e coperte avvolgenti di SLOWLI, oltre che alle cucine innovative della linea next125.
Emozionanti nella loro leggerezza gli intrecci geometrici della fibra di carbonio dei prodotti di Karbony, che regalano al visitatore uno spettacolo di luci e ombre. Nella casa contemporanea il water-bidet è un must. Geberit lo presenta facendovi entrare in un vortice di acqua virtuale. CNA porta in scena una selezione di oggetti che aprono il dialogo tra creatività, eredità culturale e visioni futuristiche dell’artigianato italiano. Un approccio simile a quello di Mirage che mette in luce la dedizione dell’azienda all’eccellenza e alla sostenibilità ambientale. Un valore che si trova anche in NOBI, l’azienda toscana che trasforma lo spazio abitativo in un’opera d’arte.
Il punto di vista dell’arte
Come sempre, al Superdesign Show l’arte interagisce col design. L’artista Rafael Lanfranco celebra le sue origini con i suoi piccoli Peruji, trasportando archetipi peruviani nella modernità della Pop Art. Forte il legame con le proprie radici anche per i dieci artisti cechi che danno vita all’emozionante installazione di oggetti in vetro Designblok Cosmos presentata dal festival di Praga Designblok.
Un’ installazione luminosa del designer Kevin Chu per Creazione SUGO con gli arredi creativi di Andrea Cingoli per Concepticon porta l’arte nell’area asiatica. Il graphic artist Daniele Cima con il suo “Why not?” – 42 versioni grafiche diverse tradotte in tutte le lingue del mondo – sfida il pubblico a osare l’impossibile. Al FLA FlavioLucchiniArt Museum, la mostra di opere di periodi diversi di Flavio Lucchini presenta le mille possibilità espressive del bianco e nero mentre nell’esposizione museale permanente gli oggetti più iconici di Cappellini evidenziano il rapporto tra arte e design.
Design inclusivo al Superdesign Show
La piccola collezione di arredi per l’infanzia della designer Mara Bragagnolo affronta il tema del bisogno di silenzio e tranquillità dei bambini autistici invitando i designer del futuro ad occuparsi con più assiduità delle diverse esigenze di funzionalità e bellezza di ognuno.