Full Metal Karma

Full Metal Karma, l’installazione di Max Papeschi al TAM Teatro Arcimboldi di Milano

Il Teatro Arcimboldi di Milano ospita Full Metal Karma, un’installazione dell’artista contemporaneo Max Papeschi

Il TAM Teatro Arcimboldi di Milano apre nuovamente le porte al mondo dell’arte ospitando nel suo foyer, fino al 5 giugno 2024, un’installazione firmata dall’affermato artista contemporaneo Max Papeschi.

Full Metal Karma

Si tratta di Full Metal Karma, spin-off del progetto Extinction, a cura di Stefania Morici, un’opera pensata per far riflettere gli spettatori sull’assurdità della guerra giocando su simbologie aneddotiche che emergono da più livelli di lettura, con riferimenti che vanno dalla cultura pop alla saggistica.

Full Metal Karma

L’installazione Full Metal Karma di Max Papeschi ha come protagonista una statua in marmo con il corpo di Buddha e la testa di Napoleone, un ossimoro visivo tipico della tradizione Papeschiana. Alle spalle della statua svetta un mandala tibetano con elementi geometrici che rimandano all’estetica Napoleonica, il tutto accompagnato dall’eco di una colonna sonora metafisica che riempie la stanza rendendo l’istallazione meditativa e immersiva. A completare l’installazione, infine, due video, uno realizzato da Giorgio Angelico e uno realizzato da Maurizio Temporin, che trascinano lo spettatore in un’atmosfera surreale e mistica, ma altamente familiare.

Max Papeschi

Il concept

Il concept dell’installazione riprende l’idea alla base del progetto originale, ovvero la rielaborazione erronea di elementi della cultura e della storia degli esseri umani da parte degli alieni-archeologi.

In questo caso specifico il processo di lost in translation va a rimescolare due figure iconiche e diametralmente opposte del pensiero umano: Buddha, fondatore della filosofia orientale, che anela alla pace interiore per raggiungere l’illuminazione e Napoleone Bonaparte, emblema del pensiero filosofico occidentale votato all’azione e figlio del periodo illuminista. Partendo dal crossover semantico tra Illuminazione e Illuminismo, si sviluppa quella che secondo gli alieni era la principale dottrina terrestre, vale a dire la ricerca della pace interiore attraverso un perenne stato belligerante. Una delle ipotesi sull’estinzione di massa verte proprio sulla teoria secondo la quale gli umani, una guerra dopo l’altra, si sarebbero infine annientati tra loro.

Il progetto

Full Metal Karma, curato da Stefania Morici, è organizzato da Show Bees e Arteventi, con il patrocinio del Comune di Milano. Il progetto nasce con la collaborazione di un network di importanti partner.

La realizzazione della statua di marmo è stata possibile infatti grazie alla partnership con Terzago Robotics e Exolife, startup innovative che si dedicano allo sviluppo e alla commercializzazione di tecnologie robotiche. L’allestimento è stato realizzato da Printable Media, azienda leader nel settore degli allestimenti e delle stampe digitali, mentre il light design, fondamentale per la giusta lettura dell’installazione, da Relco Group.

Il sound design, firmato da Fabrizio Campanelli, evoca echi di rivoluzione, moti di gloria, in uno spazio sospeso e mistico in cui La Marsigliese, espansa e rallentata verso l’infinito, diventa matrice di se stessa.

L’architetto Giovanni Musica di studio MGAlab ha curato e coordinato il progetto allestitivo. Hanno collaborato alla realizzazione anche MiHUB e Bee Best. Media Partner DDN e Snob Magazine. Advertising Partner: Blumedia Group. Service Audio Video: Snapshot Eventi.

Foto Arianna Bonucci

Full Metal Karma

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