Brunello Cucinelli, re della maglieria e del capitalismo umanistico, ha festeggiato i 40 anni del marchio nel suo amato ‘Borgo dello Spirito’ in Umbria rinato grazie a lui
Imprenditore e filosofo del ‘capitalismo umanistico’, Brunello Cucinelli ha festeggiato i 40 anni del marchio omonimo nel suo amato borgo a Solomeo – in Umbria – centro antico e contemporaneamente luogo nevralgico dal quale deriva un fatturato di oltre 500 milioni di euro con più di 1000 dipendenti in Italia e altri 1700 all’estero, più 3000 impegnati nei 300 laboratori.
Brunello Cucinelli è uno dei marchi italiani del lusso più noti al mondo, oggi raccontato nel libro ‘Il sogno di Solomeo’ (edito da Treccani) – dedicato alle figlie e a tutti i giovani, eredi e testimoni del savoir faire artigianale e del piccolo borgo, gioiello architettonico incastonato tra le pietre medievali, edificato tra XII° e XIII° secolo.
Da poco sessantacinquenne, Cucinelli concretizza il suo ‘progetto bellezza’ con approccio da mecenate rinascimentale; oltre alla moda, comprende la cura e protezione di ettari di campagna restituiti al loro splendore: vigneti, uliveti, cantine. Il suo ‘capitalismo umanistico’ comprende il lavorare bene, l’avanguardia e l’arte antichissima del saper vivere bene e in armonia con l’umanità e la natura.
A Solomeo ha ripristinato infatti un teatro all’italiana, un’arena all’aperto, una grande e attiva cantina, la chiesa di San Bartolomeo e la scuola professionale di sartoria, giardinaggio e orticoltura, arti murarie.
Nelle collezioni moda di Brunello Cucinelli, linee moderne e rilassate convivono con cultura artigianale e ispirazione talvolta folk, dal gusto elegante retrò e con dettagli dal mondo sportivo. L’alchimia dà vita allo stile individuale della Maison e dei luoghi che la nutrono, pieni di quotidianità e umanità, simboleggiate dal monumento alla dignità umana, centro e cuore delle ispirazioni artistiche in terra umbra di Cucinelli.