#Designgoeoson: Designdiffusion.com ha parlato con Francesca Martignago, CEO e direttore commerciale di Isoplam, dei cambiamenti indotti dall’emergenza sanitaria
Come avete gestito questi due mesi di emergenza sanitaria Covid-19?
Francesca Martignago: “La nostra azienda aveva un codice Ateco che ci ha permesso un’operatività regolare per tutto il periodo di fermo forzato. Tuttavia, abbiamo scelto in autonomia di attivare il lavoro a distanza, per tutte le mansioni e nei dipartimenti in cui era possibile. Quindi, gli uffici marketing, commerciale, l’amministrazione e l’ufficio tecnico hanno lavorato da remoto, e l’esperienza è stata molto positiva, talmente positiva che valuteremo come riorganizzare alcune attività con questa modalità. Certamente non si lavorerà solo a distanza, probabilmente organizzeremo il lavoro su diversi turni, alcuni giorni in azienda, altri giorni dalla propria casa, dovremo fare diverse valutazioni. Ma siamo abbastanza convinti che anche per le famiglie, specie se hanno figli piccoli, la modalità di lavoro agile possa dare vantaggi.

La comunicazione on line ha aiutato nella gestione dei clienti?
Le nuove tecnologie ci hanno aiutato a mantenere vive le relazioni con i clienti, continuando anche a seguire l’assistenza tecnica. Noi esportiamo circa il 50% dei nostri prodotti, e lavoriamo sia con Paesi europei (Nord-Europa, Germania, Belgio, Paesi dell’Est), sia con l’Asia (Corea, Giappone, Cina). Fino a due mesi fa, una parte molto importante del nostro lavoro comprendeva diversi viaggi, che oggi non si possono fare. Per cui, è stato necessario intervenire con la comunicazione virtuale, per seguire i lavori, e continuare così a lavorare.

Allo stesso tempo, abbiamo continuato la nostra attività di formazione, organizzando corsi on line. La formazione dei posatori è una parte fondamentale del nostro lavoro, la qualità dei nostri prodotti è eccellente, ma una posa non corretta potrebbe creare qualche problema. Per questo, noi investiamo molto nella formazione, con corsi presso la nostra azienda. Data la situazione, al momento è impossibile organizzare corsi in presenza di persone, e la formazione on line può aiutare; noi formiamo circa 300 applicatori all’anno, dunque i corsi non si possono fermare. Tuttavia, onestamente, devo ammettere che mi auguro che sia possibile tornare a viaggiare quanto prima: il rapporto umano non è ancora sostituibile. Non solo per la formazione, ma anche per i rapporti con i clienti.
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Fiere, riviste e comunicazione digitale: come si sviluppa la comunicazione nel futuro?
Ritengo che dipenda dagli obiettivi di comunicazione. Noi, già da due anni, privilegiamo la comunicazione sulle riviste cartacee. Nel futuro prossimo, pensiamo che le riviste saranno il mezzo di comunicazione preferito da gran parte del pubblico. Questo, per diversi fattori: innanzitutto, le grandi fiere per qualche tempo subiranno inevitabilmente una battuta d’arresto. E, per diverso tempo, non si potranno tenere nemmeno piccoli eventi, o visite in azienda. Le riviste quindi saranno il mezzo privilegiato per presentare al meglio i nuovi prodotti, o i progetti realizzati. Naturalmente, è indubbio che a un certo punto, gli eventi in azienda certamente torneranno; è anche possibile che, per un certo periodo, sostituiranno le grandi fiere.

In tutto questo, la comunicazione digitale gioca un ruolo altrettanto importante. Non potrà sostituire la carta, ma certo è utile per comunicare con i clienti in maniera diretta e immediata. Noi crediamo molto anche nella comunicazione on line, e offriamo sostegni concreti ai nostri posatori, in questo senso; li aiutiamo a sviluppare i siti web, e anche a seguire i social network, altri mezzi importanti per comunicare.

Il progetto può aiutare a risolvere l’emergenza sanitaria, e la richiesta di sicurezza che ne seguirà?
Penso che in futuro si presterà sempre più attenzione all’igiene, e alla pulizia delle superfici con cui si viene a contatto. Per questo, credo che materiali come le finiture prodotte da Isoplam possano essere adatti per le superfici degli spazi pubblici, o in condivisione, per diversi motivi. Innanzitutto, non hanno fughe, in cui si possa annidare lo sporco; inoltre, noi operiamo trattamenti di superficie per non far depositare la polvere, che offrono un ulteriore di grado di igiene. Ritengo che in futuro la domanda di igiene sarà sempre più ampia, e noi siamo pronti ad accogliere la sfida.”

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