Al Fuorisalone 2024 l’installazione bioistica di Aljoscha

Tempesta Gallery presenta “Mutative Transitions into Organic Utopia”, un progetto site specific di Aljoscha

Tempesta Gallery presenta l’installazione bioistica e ulteriori opere biofuturistiche dell’artista ucraino Aljoscha. La mostra, aperta al pubblico dall’11 aprile al 28 giugno 2024, offre un’immersione nel multiverso di forme delicatamente colorate e traslucide dell’artista, invitando il pubblico a riflettere sull’eudemonismo, dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla, accanto alla bioetica, campo di ricerca e di riflessione che si propone di studiare i complessi problemi morali, sociali e giuridici sollevati dagli sviluppi delle scienze della vita.

Aljoscha
Aljoscha at Museum Schloss Benrath, Düsseldorf

Un’installazione multicolore dal forte impatto visivo

Le opere di Aljoscha sono realizzate in materia organica e sintetica, come fibre di vetro e bioplastiche. L’installazione, multicolore eppure trasparente, si estende dal soffitto in un’eterea rete di intrecci che invita alla meraviglia e alla contemplazione. Attraverso forme sospese, Aljoscha narra una storia di transizioni, un’evoluzione guidata non dal caso cieco, ma dalla saggezza etica e dal biofuturismo.

Aljoscha
Aljoscha at Santa Rita, Rome

Nello spazio eclettico della galleria Tempesta, le distinzioni tra naturale e innaturale si confondono, invitando il pubblico a immaginare un futuro in cui ogni cellula degli esseri futuri potrebbe essere composta su basi di speranza, gentilezza e una ricerca duratura di comprensione e accoglienza.

Aljoscha at St Peter, Cologne

L’opera di Aljoscha non solo stimola la riflessione, ma anche il dibattito. Le implicazioni di tali progetti di ecosistemi sollevano domande significative sull’utilizzo della biologia come strumento così fondamentale. Tuttavia, forse, questo è proprio l’obiettivo dell’artista: provocare domande, sfidare e spingere verso una conversazione su ciò che potrebbe essere la nostra distopia biologica o il sogno.

Tempesta Gallery – Foro Buonaparte 68, Milano.

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